Il silenzioso potere della femminilità

[Tethys333]

Ho sempre creduto che uno dei modi migliori per vivere in questo mondo sia conoscere se stessi.

Da quando sono arrivata qui, in quello che ora è il Tempio di Zeus, ho capito quanto noi donne siamo davvero importanti, ma anche quanto il nemico abbia sempre cercato di opprimerci: a partire dal modo in cui veniamo trattate nelle religioni nemiche, costrette a indossare il velo per paura dei mariti e degli uomini che ci circondano; senza dimenticare come gli ebrei (e altri) nelle loro false scritture abbiano continuamente cercato di reprimere il ruolo delle donne continuando a sminuirle.


Sono ormai consapevole del fatto che nel mondo andrapoda le donne sono spesso viste solo come un gioco, un passatempo, un modo per divertirsi. Le donne sono molto più di questo, e gli uomini Zevisti lo sanno bene. Abbiamo un grande potere spirituale.
Ogni donna qui è importante a modo suo, capace di fare qualcosa meglio di un'altra. È come se, in un modo o nell'altro, ci completassimo a vicenda.

Fin da quando ero molto piccola, mi è sempre stato detto cosa fare, cosa era giusto fare. La verità è che qui, nel Tempio di Zeus, nessuno obbliga nessuno a fare nulla: ci sono donne che attendono con ansia la nascita del loro tanto desiderato bambino, donne che hanno deciso di dedicarsi alla loro carriera (nella moda, nella medicina, nella cura degli altri). Ogni donna qui, in un modo o nell'altro, è speciale nella sua unicità, che deve essere riconosciuta.

Fino ad ora le donne erano viste solo come un mezzo di piacere per gli uomini, ma ora non dobbiamo limitarci a questo; dobbiamo scoprire ed esplorare la grandezza e il potere delle donne.


Nel mondo induista, le donne non sono viste solo come individui, ma come un principio cosmico. È qualcosa che va oltre il corpo e oltre i ruoli sociali. Le donne sono considerate la manifestazione di Shakti.
L'uomo ha bisogno della donna e viceversa: Shiva ha bisogno di Shakti per ascendere. Il serpente Kundalini giace dormiente nel primo chakra (Muladhara) e per raggiungere l'ascensione massima deve attraversare tutti i chakra fino a raggiungere il settimo, il chakra della corona (Sahasrara). L'uomo e la donna, ciascuno a modo proprio , secondo quanto dettato dalla natura, riescono a completarsi a vicenda e a creare uno spettacolo Divino.

Lilith, la protettrice delle donne, è l'esaltazione del divino femminile, e non è un caso che sia la preferita tra le cinque mogli di Satya.
Lilith proviene dall'Oriente, il suo nome originale era Lalita, che significa “Colei che gioisce”. Questo nome esprime la natura dell'energia femminile: spontanea, vitale, luminosa. Lalita è collegata al chakra della Corona, il "Loto dai mille petali", simbolo dell'apertura della coscienza superiore e delle benedizioni spirituali che ne derivano.

Secondo questa prospettiva, Lilith rappresenta l'aspetto femminile che presiede alla coscienza superiore e alla regalità dello spirito, mentre il potere della radice, base dell'esistenza e dell'energia vitale, è associato al principio maschile. Lalita è quindi Shakti nella sua forma essenziale: la manifestazione diretta della Divinità Femminile come forza creativa, cosciente e radiosa.

E poi c'è la nostra amata Dea Astarte, che incarna tutto ciò che è femminile:

- l'aspetto di Afrodite come incarnazione suprema della bellezza e della fertilità, non della prostituzione come il nemico ha ripetutamente affermato, ma il volto più puro della bellezza femminile. Generazione, rinascita;
- l'aspetto di Artemide, come forza spirituale e combattiva, Colei che desidera la giustizia;
- l'aspetto di Iside, Madre Terra, degli Dei e degli uomini.

Noi donne siamo governate da una forza che ci rende potenti e importanti.

Il femminismo è stato creato affinché questa magia e spiritualità cessassero, affinché il maschile e il femminile non si completassero a vicenda e divenissero una cosa sola. Si dice che il femminismo sia stato creato per rendere le donne uguali agli uomini, anche nel loro modo di agire, ma la situazione è che gli uomini non possono (anche da un punto di vista biologico) essere come le donne e viceversa. Hanno bisogni diversi, compiti diversi, generati per scopi diversi, e questi devono essere rispettati.

Soprattutto, il femminismo non è altro che una manipolazione volta a indurre le donne a odiare gli uomini. Con i lati maschile e femminile in completo squilibrio (anche spiritualmente parlando), è semplice impedire alle persone di conoscere la verità (Satya, सत्य) e generare il caos.

Ogni donna porta dentro di sé l'energia femminile universale, capace di nutrire, trasformare e illuminare. Rispettarla significa onorare l'equilibrio stesso dell'universo.

«Coloro che sono fertili solo nel corpo si rivolgono alle donne e generano figli... Ma le anime fertili – poiché sicuramente ci sono uomini che sono più creativi nell'anima che nel corpo – concepiscono ciò che è proprio dell'anima concepire o contenere». – Platone, Simposio.

Ave Zeus!