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[Trad] Nuovi Rituali degli Dei: Raum e Asclepio

Stormblood

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Joined
Sep 20, 2017
Messages
6,513
Location
Academy of the Dragon, Dinas Ffaraon
Saluti a tutti,

Dopo la nostra recente programma breve, seguono i nuovi rituali. Dopo la conclusione dei giorni del programme, dovete fare questi rituali per 3 giorni consecutivi. Asclepio é un nuovo Dio che viene introdotto alla Gioia di SatanA [Dio della Guarigione, é diventato un Dio], ed é un Dio rinomato per le sue capacitá curative e le sue fantastiche abilitá.

Raum é noto come Khnum e i suoi poteri riguardano la creazione, il mantenimento e la fonte di tutta la vita in esistenza. Entrambi i rituali sono favolosi, pertanto partecipate. Ecco sotto i link ai Rituali.

Presto arrivano altre cose

Rituale di Poter di Raum [originale]: https://josrituals.org/ritual/demon/khnum-power-ritual.html
Rituale di Potere di Asclepio [originale]: https://josrituals.org/ritual/demon/asclepius-power-ritual.html

- Sommo Sacerdote Hooded Cobra 666
 
Vibrate le rune sottostanti:

joy-of-satan-fehu-rune.svg
joy-of-satan-ansuz-rune.svg
joy-of-satan-sowilo-rune.svg

Fehu x10, Ansuz x10, Sowilo x10

Affermate le frasi seguenti:

Grande Asclepio,
Signore della Guarigone,
Ascolta il tuo Popolo, gli Iniziati della Gioia di Satana,
Che ti Invitano nell'Assemblea degli Déi.


Vibra le rune sottostanti:

joy-of-satan-sowilo-rune.svg
joy-of-satan-tiwaz-rune.svg
joy-of-satan-wunjo-rune.svg

Sowilo x10, Tyr x10, Wunjo x10

Afferma le frasi seguenti:

Apollo, tuo Padre, ti ha conferito molte benedizioni,
Il potere di resuscitare i morti,
Di proteggere dalle malattie,
Di scacciare le piaghe.
Tu sei come Egli, il tuo Grande Padre.


Vibra le rune sottostanti:

joy-of-satan-sowilo-rune.svg
joy-of-satan-tiwaz-rune.svg
joy-of-satan-wunjo-rune.svg

Sowilo x10, Tyr x10, Wunjo x10

Afferma le frasi seguenti:

Secoli sono passati da quando la gente cantava il tuo Nome in onore,
Sono stati ingannati e stolti.
Abbi pietá di loro, Grande Guaritore,
perché hanno invitato piaghe su se stessi.
Ma ogni piaga si allontanerá da noi per averti adorato.


Vibra le rune sottostanti:

joy-of-satan-algiz-rune.svg
joy-of-satan-bjork-rune.svg
joy-of-satan-wunjo-rune.svg

Algiz x10, Berkano x10, Wunjo x10

Afferma le frasi seguenti:

Signore Asclepio, Maestro del Serpente di Apollo,
Detentore del Potere del Serpente,
Bandisci da noi le malattie della mente, del corpo, dell'anima e dello spirito.
Ti ricordiamo mentre operavi nei nostri Templi Antichi.
Sei Vivo fra di noi.


Vibra x3 volte: "Asclepios, Apollon, Apollonios, Asclepios"

"Benedetto é Asclepio il Grande,
Benedetto é Egli e Potente,
Maestro della Luce,
Graziato da Lucifero.


Vibra "HELIOS APOLLON" x10 volte,

Afferma il seguente una volte:

AUM

"Benedetta é l'Assemblea degli Déi,
La Gioia di Satanas.
Benedetti sono gli Iniziati,
Perché seguono i Beati"


AUM

Chiudi il rituale con un AVE ASCLEPIO!
 
Link del post originale:

Buongiorno a tutti; grazie Stormblood per la traduzione. SaqqaraNox mi ha comunicato che ha già pubblicato e reso operativi il Rituale del Potere Asclepio e quello di Raum:



Ave Satanas
 
Last edited:
Rituale del Potere di Raum

Vibrare le seguenti rune:
Ansuz x10 Wunjo x10 Ansuz x10

Grande Khnum, tu sei chiamato Raum.
Sublime artefice del mondo vivente,
L'Assemblea del Joy of Satanas ti benedice,
Pronunciando benedizioni sul tuo sacro nome.



Vibrare le seguenti rune:
Ansuz x10 Ingwaz x10 Wunjo x10

Tu sei Colui che Crea,
Protettore della Vita e degli Esseri Viventi,
Grande è la tua Gentilezza,
Nascosti sono i tuoi segreti nella parte più profonda della Vita.



Vibrare le seguenti rune:
Dagaz x10 Berkano x10 Sowilo x10

Tu sei il Fertile,
Il Rigeneratore di Vita,
Il Potere della Forza Vitale,
La Resurrezione Finale.



Vibrare le seguenti rune:
Sowilo x10 Dagaz x10 Lagur x10

Così come tu sei benedetto da Noi tutti,
Benedici tutti Noi,
Grande Raum, Grande Khnum,
Maestro dell'Ankh e del Nome.



Vibrare le seguenti rune:
Sowilo x10 Eihwaz x10 Sowilo x10

Lascia che la Sorgente della Vita sorga dentro di noi.
La tua Dimora è la Casa degli Eoni.
Tu sei la Chiave e il Maestro dell'Eterno Cerchio che sempre risuona, ruota, e crea.



Vibrare quanto segue una volta: "RA, RAUM, KHNUM, KANATH, KAN, KANU,KHNUM KANAT"

Poi affermare una volta:


Benedetto è Khnum,
Patrono della Vita e della Gloria
Benedetto è Khnum,
Maestro dei Mari della Vita.



Vibrare quanto segue 10 volte: "SATANAS AENAOS"

Poi affermare 3 volte: [AUM...affermazione...AUM è una volta]

AUM


"Nel nome di Satana, tu sei benedetto, Eterno Khnum.
Noi siamo benedetti da te,
Noi siamo protetti da te,
Noi siamo risorti da te."


AUM
 
GUARDIANO DELLA GDS KARNONNOS

Asclepio è menzionato nell'antichissima Iliade come un uomo famoso per la sua abilità di guaritore e medico. La sua sede di potere e il luogo di nascita sono conosciuti grazie a questi racconti, che indicano Trikka in Tessaglia. Lì esisteva già un tempio a lui dedicato, un centro di grande importanza. Nella Iliade, i suoi figli, Machaone e Podalirio, assistono le armate greche contro i Troiani, conoscendo ogni tipo di tecnica e cura. Machaone, noto come il padre dei chirurghi, trattò Menelao curando direttamente le sue ferite.

Molti degli altri suoi figli sono legati ai processi di guarigione, come Igea, la Dea della pulizia, dell'igiene e della cura dell'anima per permettere che avvengano guarigione e rigenerazione. Igea è spesso rappresentata insieme ad Asclepio nelle sculture.

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A un certo punto, tra gli eventi dell'Iliade e l'inizio dell'Antichità, Asclepio ascese al rango di Eroe e poi a quello di Dèmone. Il suo culto era già diffuso ad Atene nel V secolo a.C.

Le storie sull'origine di Asclepio raccontano che fu generato da Apollo e che Egli gli insegnò l'arte della medicina, prima che completasse formalmente la sua formazione sotto la guida di Chirone, il centauro. Di conseguenza, il Giuramento di Ippocrate fa riferimento ad Asclepio come al secondo guaritore dopo Apollo.

Giuro per Apollo Guaritore, per Asclepio, per Igea, per Panacea e per tutti gli Dèi e le Dee, facendo di loro miei testimoni, che adempirò, secondo la mia capacità e il mio giudizio, a questo giuramento e a questo impegno.

Il culto di Asclepio veniva mantenuto principalmente a Epidauro. Il suo complesso templare lì, nonostante le dimensioni inizialmente modeste, ospitava spesso migliaia di visitatori contemporaneamente, fungendo in molti modi da sito di pellegrinaggio sacro, ospedale moderno, luogo di memoria e centro benessere. Rivaleggiava come fenomeno con il Tempio di Delfi e il Santuario di Zeus, con il numero di pellegrini e l'attività che erano tra i più grandi della Grecia. I templi dedicati a lui erano conosciuti come Asclepion, di cui sappiamo che ne esistevano trecento solo nella Grecia continentale.

Due Asclepion a Kos (consacrati da Ippocrate) e a Pergamo erano inoltre considerati di importanza estrema. Il complesso di Pergamo era gigantesco e grandioso nella sua concezione. Disponeva di un sistema di gestione delle acque estremamente avanzato.

"Il rifornimento idrico era garantito da un sistema che portava l'acqua da un'area distante fino a 40 km. Oltre agli acquedotti, che in alcuni tratti raggiungevano diverse decine di metri di altezza, sono stati identificati due sistemi ad alta pressione dell'epoca ellenistica. Uno di questi sistemi correva dal nord fino alla cima dell'acropoli con una pressione di 20 kg/cm²."​

J. Shafer

Gli Asclepion venivano collocati vicino all'acqua deliberatamente, simboleggiando il potere dell'acqua nel ringiovanire l'anima e l'importanza dell'acqua nel mantenere la salute. Tutti erano isolati dalle condizioni urbane di malattia e distrazione, come l'Asclepion all'interno della città di Cartagine, che si trovava a grande altezza e sovrastava la città. Altri erano situati in strutture di élite destinate alla salute, come l'Asclepion situato all'interno del Ginnasio di Smirne. Uno dei primi passi che una persona intraprendeva per pratiche di guarigione era dedicarsi alla guarigione presso una fonte.

Galenio, il medico più famoso dell'Antichità e il padre della medicina moderna, studiò all'Asclepion di Pergamo ed è noto per aver osservato riti misteriosi.

Alcuni empi governanti romani non rispettarono il santuario di Epidauro e Adriano lo riconsacrò come un luogo di grandezza. Le sue riforme e costruzioni del sito a Pergamo furono anch'esse estese e costose. Per Adriano, l'identificazione con Asclepio era di estrema importanza, poiché questa divinità fungeva da guida per lui. Lo stesso Adriano affermava di essere un medico che curava Roma dalla malattia.

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Asclepion di Pergamo

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Asclepion di Kos


TRATTAMENTO

Tutti i medici dell'Antichità dovevano sottoporsi a riti segreti e sistemi di apprendimento dedicati ad Asclepio, con tutti questi riti considerati segreti familiari di estrema importanza, tanto che molti guarivano solo la propria carne e sangue. Molti medici nelle famiglie portavano il nome di Asclepio sin dalla nascita, come Asclepiade di Bitinia.

I visitatori dei templi che speravano di essere guariti dovevano sottoporsi a una serie di procedure. I pazienti iniziavano prima con una procedura nota come katharsis. Si imbarcavano in routine di purificazione fisica e spirituale, se possibile, per liberarsi delle influenze negative che contribuivano ai problemi di salute. L'ambiente ottimale per la guarigione veniva scelto e personalizzato in base al paziente. Questo riguardava spesso la vibrazione:

"Tutti quelli che venivano da lui—alcuni afflitti da piaghe purulente, altri feriti dai colpi di armi di bronzo lucido o dalla fionda di pietra, e ancora altri con arti devastati dal caldo torrido dell'estate o dal freddo dell'inverno—li curava da ogni male, liberandoli dal dolore. Alcuni li guariva con dolci canti di incantesimi, altri con bevande lenitive di medicina, o avvolgendo i loro arti con unguenti curativi, e alcuni li rendeva sani con il coltello del chirurgo."​

Pindaro, Ode Pitica III

La seconda procedura è conosciuta come incubazione (nota la somiglianza con "incubo", un termine distorto dalla Chiesa). La terapia tramite trance e sogno veniva praticata in un dormitorio noto come enkoimeterion (luogo dove ci si stende) o adyton (luogo inaccessibile). Solo il sacerdote e il paziente erano autorizzati ad entrare in questo luogo. Qualsiasi Dio coinvolto dava consigli o guariva attraverso il mezzo degli stati alterati di coscienza. Diverse tecniche potevano essere utilizzate per rimuovere la mentalità della malattia dall'anima o per ripristinare gravi disfunzioni. Aristofane fa riferimento a questo tipo di procedura medica facendo consigliare a uno dei suoi personaggi che un altro individuo malato dovrebbe "stare disteso nel tempio di Asclepio per tutta una notte''.

Alcuni nomi condivisi da Apollo e Asclepio, come Paean, illustrano l'importanza del suono nella guarigione del corpo e dell'anima.

IMMAGINI DEL SERPENTE

Il bastone e il serpente di Asclepio sono simboli misteriosi. Gran parte della loro interpretazione deriva dalla mitologia di Asclepio, dove, in segno di gratitudine per la benevolenza mostrata a un serpente, quest'ultimo gli sussurrò all'orecchio i segreti per riportare in vita i morti. In un'altra versione della storia, Asclepio morse la testa di un serpente velenoso, poi osservò un altro serpente che gli portava delle erbe per guarirlo. Si ispirò a questa scena per resuscitare i morti.

Spiritualmente, ciò rappresenta il dominio dei poteri del serpente per consentire il ringiovanimento permanente. Allo stesso modo, il serpente avvolto attorno al Bastone rappresenta le svolte e le curve della reincarnazione nel rapporto con il mondo naturale, piegandosi attorno alla realtà per completare il proprio sviluppo, sostenuti dalle condizioni materiali dell'esistenza. Gran parte del significato di Asclepio è anche legato alla morte e alla reincarnazione. Aristide, un mistico che raccontò la sua guarigione da un tumore, affermò di "non vivere due volte, ma molte vite diverse attraverso il potere del Dio."

Anche l'apologista del Nazareno, Eusebio, ammise tutto ciò in modo distorto:

Del potere di salvaguardia (del sole), un simbolo è Asclepio, a cui attribuiscono un bastone come segno di sostegno e sollievo per gli invalidi; il serpente è avvolto attorno ad esso, essendo il segno della preservazione del corpo e dell'anima [...] Poiché questo animale è il più vivace e scaccia la debolezza del corpo. Sembra essere anche il più abile nella medicina. Infatti, ha scoperto il rimedio per la vista acuta e si dice che conosca qualche rimedio per il ritorno alla vita.​

In un contesto medico, il Bastone viene interpretato come il metro di paragone per la guarigione e un sostegno per il guarito, mentre il serpente rappresenta la rigenerazione, il recupero e la nuova vita. Tuttavia, esistono molti altri codici che coinvolgono questo simbolo. Per fare un esempio, alcuni animali si spaventano quando vengono messi dei tronchi dietro di loro perché pensano che si tratti di un serpente, ma le due cose sono completamente diverse. Un errore nel giudicare quale sia l'uno o l'altro può portare al pericolo o alla follia, servendo da allegoria sull'importanza di prendere seriamente tutte le questioni relative alla medicina e alla sopravvivenza.

Il nome originale di Asclepio era Epius e ottenne il suo nome guarendo Ascle, un re di Epidauro. Il suo nome si collega anche al simbolismo:

Asclepio derivò il suo nome dal suo modo di guarire dolcemente e dal rinviare il disseccamento che accompagna la morte. Per questa ragione, quindi, gli viene attribuito un serpente, indicando che coloro che si avvalgono della scienza medica attraversano un processo simile a quello del serpente, in quanto, per così dire, diventano di nuovo giovani dopo le malattie e si liberano della vecchiaia; anche perché il serpente è un segno di attenzione, qualità che è richiesta in gran parte nei trattamenti medici. Il bastone sembra essere simbolo di qualcosa di simile. Infatti, tramite questo, ci viene posto davanti alla mente che, a meno che non siamo sorretti da invenzioni come queste, per quanto riguarda il continuo cadere nella malattia, inciampando, caderemmo ancor più rapidamente di quanto sia necessario.​

Compendio di Teologia Greca, Cornuto

Oggi, il Bastone di Asclepio è utilizzato come simbolo dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e da molte altre, sebbene molte di queste organizzazioni corrompano il significato del simbolo:

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Il serpente, in quanto essere vivente e contorcente che può sempre liberarsi della sua pelle, contrasta anche con il bastone inerte e non vivente che è stato tagliato dall'albero. Questo rappresenta il trionfo della vita eterna su ciò che è sterile nel sollevare il serpente. Ovviamente, questo è stato rubato dal cristianesimo sotto forma di croce e paletto, con l'inserimento del Nazareno come destinatario della "vita eterna".

Alcune delle iscrizioni di Epidauro illustrano questa idea di ringiovanimento accennata da Cornuto:

Ambrosia di Atene, cieca da un occhio. Si presentò in supplica al Dio. Mentre camminava nel santuario, rideva di alcune delle guarigioni, ritenendole incredibili e impossibili, credendo che gli zoppi e i ciechi potessero essere guariti semplicemente vedendo un sogno. Durante il suo sonno ebbe una visione. Le sembrò che il Dio stesse accanto a lei e le dicesse che l'avrebbe guarita, ma che in cambio le avrebbe chiesto di dedicare al santuario un maialino d'argento come memoriale della sua ignoranza. Dopo aver detto questo, Lui le asportò l'occhio malato e vi versò un farmaco. Quando giunse il giorno, lei uscì sana.​

Quarta Iscrizione di Epidauro

ASCLEPIO E IL NEMICO

Nonostante non sia direttamente citato nella Bibbia, l'immaginario di Asclepio è stato copiosamente rubato per i primi temi cristiani. Questi casi di palese furto si basavano su Mosè che "innalzava il serpente" in Numeri 21:8-9: "Fai un serpente di fuoco e mettilo su un'asta; chiunque venga morso potrà guardarlo e vivere". Come sappiamo, questa è un'allegoria del serpente Kundalini che dà vita e salute eterne. Questo passo è la cosiddetta "base" della guarigione cristiana.

Altre allusioni sono ovvie. In udienza con il Faraone, il bastone di Mosè si trasforma in un serpente, superando i serpenti dei maghi del Faraone. Alla Piscina di Betesda, dove il Nazareno guarì l'invalido, sono stati trovati molti oggetti votivi e altri articoli legati ad Asclepio. Ciò dimostra quanto il Cristianesimo si sia dedicato, fin dalle sue origini, a cooptare e confondere idee e aree di grande importanza, come un parassita, poiché non possiede nulla di proprio. Trikka stessa, purtroppo, divenne uno dei centri del cristianesimo in Grecia.

Una delle iscrizioni di Asclepio riguarda un uomo, Alcheta, che era cieco, e Asclepio gli separa gli occhi in un sogno. Alcheta vede gli alberi del santuario e poi si sveglia per vedere completamente:

οὗτος τυφλὸς ὢν ἐνύπνιον εἶδε· ἔδοκεν οὗ ὁ θεὸς ποτελθὼν τοῖς δακτύλοις διάγειν τὰ ὄμματα καὶ ἰδεῖν τὰ δένδρα πρῶτον τὰ ἐν τῷ καρπῷ ἡμέρας δὲ γενομένης ὑγιὴς ἔβλεψε.

Quest'uomo, essendo cieco, vide un sogno; il Dio venne e diede le sue dita per guidare i suoi occhi e vedere gli alberi (del santuario), prima quelli che portavano frutti. Poi, quando arrivò il giorno, vide chiaramente.​

Questa storia è quasi identica a quella del Nazareno che guarisce il cieco in Marco 8:22-26.

La favola di Lazzaro che risorge dai morti e la decisione del Sinedrio di mandare il Nazareno da Pilato per il giudizio dopo questo episodio possono essere viste come un parallelo sorprendente al mito di Asclepio, che fu colpito da Zeus per aver resuscitato i morti su richiesta di Ade. Dopo questo, si dice che Asclepio fosse salito tra le stelle, diventando il Portatore di Serpenti o incarnandosi in un secondo corpo, il che riafferma la connessione con la reincarnazione.

Il culto di Asclepio divenne più diffuso nel 100 d.C. a Roma e rappresentò una seria minaccia per il Cristianesimo, poiché il suo culto era tra i più popolari e amati dalla gente. Come già detto, Pergamo era uno dei centri principali del culto di Asclepio, strettamente integrato con il culto di Zeus. Questo è un altro dei motivi per cui la città fu chiamata "trono di Satana" nella Bibbia.

Tra i principali ideologi della chiesa, Clemente di Alessandria, Atenagora, Agostino, Tertulliano, Lattanzio ed Eusebio, tra molti altri, tutti lanciarono attacchi violenti contro Asclepio, accusandolo di essere una 'copia' del Nazareno e un semplice uomo mortale dell'Antichità punito da Giove, usando l'Iliade e altre fonti in modo iper-letterale per screditarlo agli occhi degli ignoranti.

Come tipica calunnia megalomaniaca, Eusebio disse questo su Asclepio:

Per quanto riguarda il Dio dei Cilici (Asclepio), grande fu, in effetti, l'inganno delle persone apparentemente sagge, con migliaia di persone entusiaste per lui come se fosse un salvatore e medico che si rivelava ora a coloro che dormivano in un tempio e guariva nuovamente le malattie di coloro che erano malati nel corpo; delle anime, però, era un vero e proprio distruttore, distogliendole dal vero salvatore e conducendo nella menzogna senza dio coloro che erano suscettibili di frode; l'imperatore (Costantino), quindi, agendo giustamente e ritenendo il vero salvatore un dio geloso, comandò che anche questo tempio fosse abbattuto fino alle sue fondamenta.​

Giustino Martire inventò le bugie più insidiose e sciocche, ma ammise comunque il furto:

E quando lui (Satana) presenta Asclepio come colui che risuscita i morti e guarisce le altre malattie, non dirò che in questo ha imitato le profezie su Cristo?​

Dialoghi

Ma la verità sarà proclamata! Poiché nell'antichità i Dèmoni malvagi, nelle apparizioni, violavano le donne, corrompevano i bambini e mostravano visioni spaventose agli uomini, così che questi si spaventavano [...], li chiamavano Dèi e ciascuno con il nome che ciascun Dèmone si era assegnato. [...] Noi, infatti, obbedendo a lui (cioè al Nazareno), diciamo non solo che i Dèmoni, che agivano in questo modo, non sono buoni, ma che sono malvagi e senza dio, perché non compiono neppure azioni simili a quelle degli uomini che amano la virtù.​

[...]

Quando diciamo che lui (il Nazareno) guarì gli zoppi, i paralitici e quelli che erano deboli dalla nascita e che risuscitò i morti, sembrerà che stiamo menzionando azioni simili e persino identiche a quelle che si dice siano state compiute da Asclepio.​

Prima Apologia

Oggi, nessuno con un minimo di intelligenza potrebbe accettare la stupidità di questo argomento presentato nella cosiddetta Prima Apologia e nei Dialoghi: che Asclepio abbia copiato il Nazareno, quando la presenza di Asclepio era conosciuta e documentata millenni prima di qualsiasi scrittura ebraica!

Proprio come il copioso furto da Apollonio, con cui Asclepio era anche associato, questo è un caso di parassitismo mascherato da ''religione'' a beneficio di pochi. Oggi, affermiamo che i discepoli del magnifico Asclepio cantano ancora all'unisono, con tutta la calunnia messa definitivamente a riposo!

RIFERIMENTI

Asclepius - A Collection and Interpretation of the Testimonies – Emma J. Edelstein, Ludwig Edelstein

Plague and the Athenian Imagination – Robin Mitchell-Boyask

The Sleeper’s Dream - Asclepius Ritual and Early Christian Discourse – Jeffrey Pettis

Ancient Medicine – Vivian Nutton

The Greek language of healing from Homer to New Testament times – Margaret Wells

The Use of the Figure and the Myth of Asclepius in the Greek Anti-Pagan Controversy – Gaetano Spampinato
 
Scritto da:
GUARDIANO DELLA GDS KARNONNOS

Il Signore Raum è una divinità incredibilmente potente e misteriosa che ha aiutato l'umanità per molti eoni. Fu venerato in Egitto per migliaia di anni come il Dio chiamato Khnum, uno dei più antichi Dèi del pantheon egizio. La parola Khnum significa "unire insieme" o "costruire", parallela alla parola yoga.

Tecnicamente, Khnum rappresenta la vita nel suo stato più puro, la forza vitale prima di qualsiasi tipo di separazione delle specie o della materia per forma. Per questo motivo, Egli era considerato fondamentale per il mantenimento dell'esistenza e di estrema importanza. Khnum era associato all'intero mondo animale e a tutte le specie al suo interno, per la stessa virtù di essere il simbolo della forza vitale.

Gli Egiziani consideravano Khnum la divinità patrona del Nilo, legata alla sopravvivenza dell'Egitto come civiltà. La Sua stessa parola poteva decidere le condizioni per l'agricoltura, dove le inondazioni potevano produrre ricchi depositi di limo e argilla per coltivazioni che duravano per tutto l'anno o, al contrario, portare all'esaurimento. Come ora sappiamo attraverso la teoria evolutiva, l'acqua è il luogo dove tutta la vita ha inizio. I templi più importanti di Khnum si trovavano su isole dedicate al Suo culto, come Elefantina, vicino a Siene, ed Esna, vicino a Tebe.

Il potere di Khnum veniva invocato dai sovrani per la protezione delle loro vite. Il nome del Faraone che costruì la Grande Piramide di Giza, Khufu, significa "Khnum è il mio protettore". Nell'arte egizia, i Faraoni sono spesso raffigurati accanto a Lui quando chiedono intercessione in questioni protettive e funzioni. Quando i Romani conquistarono l'Egitto, gli imperatori romani, a partire da Tiberio, usarono l'immagine di questa divinità per la buona sorte e per simboleggiare il loro potere. Sebbene Khnum sia una divinità estremamente antica, la Sua presenza rimase varia, prolifica e diffusa anche durante il periodo di dominio romano sull'Egitto.

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Domiziano con Khnum. L'iscrizione di questa scena di solito recita: "Il figlio di Ra (Domiziano Augusto), amato da Khnum-Re, Signore di Esna."

I devoti di Khnum si riunivano spesso per intonare canti. Per le donne che desideravano concepire, venivano celebrati riti nel Tempio di Elephantine, dove si invocava Khnum affinché permettesse loro di dare origine a nuova vita.

SIMBOLI DI RAUM

Khnum è raffigurato con la testa di un ariete, un simbolo molto importante che si connette alla vita e alla natura nella sua forma più pura. La parola germanica "ram" (di origine presumibilmente sconosciuta) e Raum sono collegate nel significato.

Per dirlo in termini più semplici, la lotta e la competizione tra arieti è simbolica della necessità di combattere per sopravvivere e dominare. L'ariete è sempre stato un simbolo della primavera, da cui la vita emerge dal gelo profondo dell'inverno. Visivamente, le corna dell'ariete simboleggiano l'inizio della vita, che parte dal nulla e diventa sempre più complessa e varia con l'evoluzione e lo sviluppo. Le corna dell'ariete alludono a molti altri processi di creazione; per esempio, le ovaie hanno una forma simile. La sequenza di Fibonacci, la serie di numeri in cui ogni numero è la somma dei due precedenti, è anch'essa rappresentata nelle corna:

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Più frequentemente, Khnum veniva rappresentato con un cerchio sopra le corna orizzontali (a volte con due serpenti attaccati), a mostrare la Sua connessione con la continuità e la rigenerazione, ma alludendo anche al simbolismo della vita eterna attraverso l'innalzamento del serpente nel canale del Sushumna.

In quanto portatore dell'Ankh, Khnum è strettamente associato a questo simbolo e ai suoi poteri vitali, nonché al "Ba" dell'anima:

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Un aspetto molto importante di questa immagine è la Sua creazione degli esseri umani dalla argilla sul tornio del vasaio e l'atto di soffiare in loro la vita, poiché ciò enfatizza l'importanza della forza vitale primordiale nel sostenere il processo di reincarnazione e nel promuovere la natura superiore.

Khnum è raffigurato in rilievi egizi antichi all'interno di un cerchio, circondato da tutte le specie, esseri e Dèi, come si vede in questo rilievo nel Tempio di Esna:

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La parola "room" è anch'essa connessa all'immensità di ciò su cui Raum esercita il suo dominio, originariamente significando "spazio" o "immensità" in antico inglese. Simbolica di questa vastità è la narrazione secondo cui il carro di Thor è trainato da due arieti, mentre Mangal (il pianeta Marte) cavalca un ariete nell'Induismo.

Raum è legato al mitologico ariete dell'antica Grecia chiamato Chrysomallos. Un ariete alato, generato da Poseidone, volò sopra il mare, salvando il giovane Phrixus e donandogli il Vello d'Oro che Phrixus appese nel bosco di Ares. Successivamente, l'ariete tornò presso gli Dèi, venendo sacrificato per diventare la costellazione dell'Ariete. La connessione tra Ariete come "la scintilla della vita" e Khnum è profondamente radicata; Egli era infatti associato all'Ariete anche dagli stessi Egiziani nel complesso templare di Dendera.

Le corna dell'ariete sono anche rappresentate nel glifo di Mercurio e la connessione di Ermes (Kriophoros) portatore dell'ariete a Raum è parte di questo simbolismo. Ermes (o Thoth) impugna il simbolo della forza vitale primordiale per allontanare malattie e decadimento. Questa immagine veniva spesso utilizzata nelle comunità dell'antichità per prevenire l'insorgere di pestilenze.

RAUM E IL NEMICO

Gran parte del simbolismo cristiano nell'uso dell'ariete e dell'agnello è stato rubato e riproposto nel cosiddetto "Agnello di Dio", Agnus Dei. Questo falso concetto è stato scritto nella Bibbia come fosse il difensore della "casa" davidica dei re ebrei, usurpando la funzione di Raum come protettore dei sovrani.

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L'innocenza e il sangue dell' "Agnello di Dio", e il rimando al Nazareno e alle sue presunte caratteristiche morali nel Libro dell'Apocalisse, si riferiscono in realtà alla forza vitale vergine che il dominio di Raum rappresenta. Raum è anche conosciuto come una divinità eccezionalmente amichevole verso l'umanità, e questa è una delle ragioni per cui Raum era così amato in Egitto. Ancora una volta, questo sinistro impostore è stato scritto sopra un processo elaborato e grottescamente letteralizzato per creare un essere fittizio da adorare.

Un continuo furto dell'immagine di Ermes Kriophoros è stato utilizzato per rappresentare le prime raffigurazioni del Nazareno:

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Al tempo del Medioevo, Raum fu spinto nei grimori nemici e rappresentato come un'entità mostruosa che assumeva la forma di un corvo nero. Si dice che Egli conosca il passato, il presente e il futuro come una rivisitazione astuta del Suo mantenimento della vita, ed è descritto come distruttore di città in concomitanza con le Sue abilità nel causare distruzione in termini militari.

L'era di questa calunnia sta ora giungendo al termine. I canti sonori per l'intercessione del Signore Raum e il mantenimento della vita che scorre senza fine ricominciano di nuovo nell'Assemblea Celeste della Gioia di Satanas. Siamo benedetti di poter arruolare l'aiuto di Uno così potente e generoso tra le nostre fila!



RIFERIMENTI

UCLA Encyclopedia of Egyptology, Jochen Hallof

Les fêtes religieuses d'esna aux derniers siècles du paganisme (Esna V), Serge Saunderon

(Ringraziamenti speciali e crediti al Guardiano della GdS Power of Justice per l'assistenza nell'editazione)
 

Al Jilwah: Chapter IV

"It is my desire that all my followers unite in a bond of unity, lest those who are without prevail against them." - Satan

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