GuerrieroSoleNero88
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Ho preso questo pezzetto molto interessante in un libro di otto rahn - La corte di Lucifero.
Ariana è l'antico nome dell'Iran. Era stato dato al paese dai Persi in ricordo della mitica patria aria fondata dal dio della luce, Arjuna. I più antichi testi sacri degli Ari dell'Iran raccontano che egli venne un giorno dove apparve il "Serpente dell’inverno", e che da allora il paradiso luminoso, nel quale gli uomini conoscevano la felicità e contemplavano continuamente la divinità, divenne un paese freddo, "freddo per le acque, freddo per la terra, freddo per le piante". E da allora in poi - e per sempre - vi furono dieci mesi d’inverno e due mesi d’estate: il
clima artico. Questo lascia supporre che gli Ari fossero venuti da Ariana, il paese del Nord. E pensavano di doverne conservare il ricordo, perché esso dispensava loro la "forza aria". Gli Indiani, Ari anch’essi, conoscevano questa antica patria luminosa; la chiamavano il paese dell'Uttarakuru, vale a dire: degli uomini del Nord, Pisola splendente" vicina al mare bianco o mar latteo, "il divino paese ario".
Essi insegnavano: "Sii la tua fiaccola, compi azioni nobilil Divieni saggio, divieni puro ed entrerai nella divina patria degli Ari!” Gli Arya, Il loro nome significa che sono "nobili e signori".
Si ode un canto. Si avvicina. Sono rudi voci di ragazzi. Il gruppetto di giovani tedeschi passa vicino a me sulla strada. Scambiamo qualche parola gioiosa.
Vengono a sedersi vicino a me sotto l’albero in fiore, e cantiamo insieme questo nuovo canto tedesco:
Quando uno di noi è stanco,L'altro veglia per lui.
Quando uno di noi è in preda al dubbio, L'altro ride con fiducia.
Se uno di noi deve cadere, L’altro resterà in piedi per due, Perché ad ogni combattente Dio dona un camerata.
Ariana è l'antico nome dell'Iran. Era stato dato al paese dai Persi in ricordo della mitica patria aria fondata dal dio della luce, Arjuna. I più antichi testi sacri degli Ari dell'Iran raccontano che egli venne un giorno dove apparve il "Serpente dell’inverno", e che da allora il paradiso luminoso, nel quale gli uomini conoscevano la felicità e contemplavano continuamente la divinità, divenne un paese freddo, "freddo per le acque, freddo per la terra, freddo per le piante". E da allora in poi - e per sempre - vi furono dieci mesi d’inverno e due mesi d’estate: il
clima artico. Questo lascia supporre che gli Ari fossero venuti da Ariana, il paese del Nord. E pensavano di doverne conservare il ricordo, perché esso dispensava loro la "forza aria". Gli Indiani, Ari anch’essi, conoscevano questa antica patria luminosa; la chiamavano il paese dell'Uttarakuru, vale a dire: degli uomini del Nord, Pisola splendente" vicina al mare bianco o mar latteo, "il divino paese ario".
Essi insegnavano: "Sii la tua fiaccola, compi azioni nobilil Divieni saggio, divieni puro ed entrerai nella divina patria degli Ari!” Gli Arya, Il loro nome significa che sono "nobili e signori".
Si ode un canto. Si avvicina. Sono rudi voci di ragazzi. Il gruppetto di giovani tedeschi passa vicino a me sulla strada. Scambiamo qualche parola gioiosa.
Vengono a sedersi vicino a me sotto l’albero in fiore, e cantiamo insieme questo nuovo canto tedesco:
Quando uno di noi è stanco,L'altro veglia per lui.
Quando uno di noi è in preda al dubbio, L'altro ride con fiducia.
Se uno di noi deve cadere, L’altro resterà in piedi per due, Perché ad ogni combattente Dio dona un camerata.