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[Trad] Rituale del Potere di Sekhmet

Sekhmet's Power Ritual

Rituale del Potere di Sekhmet
di AS Hooded Cobra 666

Vibra le Rune sotto:

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Fehu x10

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Ansuz x10

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Fehu x10

Afferma le seguenti frasi:
O Grande Sekhmet,
Sahmat, Sahmatu,
Grande è il tuo Potere,
Regina e Dea Leone.
L'Assemblea della Gioia di Satanas ti Venera con parole sante e rispettose.

[Concentrati sul Sigillo volendo che questo sia quanto.]

Vibra le Rune sotto:

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Thurisaz x10

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Sowilo x10

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Thurisaz x10

Afferma le seguenti frasi:
Le Tue Possenti Mascelle detengono il potere di tutti gli Dei,
Lucifero è la tua Luce,
Baalzebul è il tuo Temibile Pugno,
Tutti gli Dei si inchinano di fronte al tuo potere correttivo.

[Concentrati sul Sigillo volendo che questo sia quanto.]

Vibra le Rune sotto:

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Tyr x10

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Sowilo x10

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Tyr x10

Afferma le seguenti frasi:
Metterai colui che sbaglia nella giusta direzione.
Userai la tua potente forza per punire il malvagio.
Manterrai al sicuro l'assemblea della Gioia di Satanas e i Bambini degli Dei.
Ci metterai sul Sentiero di Maat e ci proteggerai.

[Concentrati sul Sigillo volendo che questo sia quanto.]

Vibra le Rune sotto:

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Sowilo x10

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Algiz x10

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Sowilo x10

Afferma le seguenti frasi:
O Signora Sekhmet,
Tu sei Colei che guida sul Sentiero di Maat,
Ognuno di noi è protetto da Te,
Tu sei l'Esecutrice della Giustizia e delle Leggi di Maat.

[Concentrati sul Sigillo volendo che questo sia quanto.]

Vibra le Rune sotto:

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Lagur x10

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Tyr x10

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Lagur x10

Afferma le seguenti frasi:
Tu sei Colei che conosce la Legge Eterna.
Tu proteggerai i Dirigenti della Gioia di Satanas.
Tu proteggerai i Membri della Gioia di Satanas.
Tu ci condurrai tutti sul Sentiero di Maat e lontano dagli errori.

[Concentrati sul Sigillo volendo che questo sia quanto.]

Vibra le Rune sotto:

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Thurisaz x10

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Hagalaz x10

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Thurisaz x10

Afferma le seguenti frasi:
I bambini si raccolgono intorno a te per la protezione,
Perché tu proteggi il santo e l'innocente.
La Mano Destra degli Dei sei tu,
L'Esecutrice dei dettami della Giustizia.

[Concentrati sul Sigillo volendo che questo sia quanto.]

Vibra le Rune sotto:

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Algiz x10

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Berkano x10

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Algiz x10

Afferma le seguenti frasi:
Benedetta e Venerata sei tu, O Signora Sekhmet.
Protetti e Prosperi sono i pii e i santi sotto il tuo Governo.
Coloro che camminano rettamente sul Sentiero di Maat sono tuoi beneficiari.
Tu ci proteggi da coloro che si muovono contro gli Dei e il loro popolo.

[Concentrati sul Sigillo volendo che questo sia quanto.]


Vibra i seguenti Nomi 3 volte:
"Sehmet, Sahmet, Sahmetu, Sahamet"

Poi afferma una volta:

Benedetti siamo noi per Benedirti,
Temibile Dea Leone Sekhmet,
Perchè tu hai detto di noi: "Io proteggerò l'interezza della Gioia di Satanas come i miei stessi bambini. Io rimprovererò coloro che sbagliano tra loro e li rimetterò ancora sul Sentiero di Maat, così che le loro anime siano salvate e tornino a essere benedette nuovamente. Io benedirò coloro che sono buoni con la loro famiglia spirituale, e loro saranno i miei bambini che abiteranno nell'abbondanza".

E Noi il Popolo diremo di te: "Benedetta è la Signora Sekhmet nella Sua Divina Provvidenza e nel Nome Eterno di Maat!".


Vibra SATANAS AENAOS 10 volte.

Poi vibra AUM una volta e afferma:

"Benedetto è l'Eterno Potere di Sekhmet,
Grati e Benedetti siamo noi attraverso di te, Grande Leonessa,
Possano i Nostri Dei e noi anche essere ricordati nel tuo Nome per sempre".

AUM


Passo finale


Una volta terminato, potete meditare sull'energia di Sekhmet. Lasciatevi immergere e ricevere l'energia di Sekhmet.

È importante meditare su se stessi dopo il rituale con calma per qualche minuto.

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Rituale del Potere di Sekhmet


Articolo scritto dal Guardiano della GdS Karnonnos

Sekhmet è conosciuta come la personificazione del Potere come Dea. Rappresentata in Egitto come una feroce leonessa, Sekhmet governa sulla guerra, la distruzione, la furia estrema, la discordia, la medicina, le piaghe e la maternità.

Spesso è rappresentata insieme al Faraone come una divinità protettiva durante i periodi di guerra e invocata per proteggere il Faraone nei tempi di conflitto. Sekhmet è utilizzata come un'egida su oggetti che simboleggiano protezione, e molte delle sue caratteristiche sono legate alla volontà di distruggere nella creazione. Insieme a suo figlio Maahes, al Dio Khepu e alla Dea Neith, Sekhmet è la divinità della guerra più prolifica in Egitto. Fino ad oggi, i battenti delle porte sono spesso adornati con figure di leone o leonessa come un vestigio della Sua influenza.

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Il suo culto era centrato a Leontopoli, o "la Città dei Leoni", chiamata Taremu (Luogo del Pesce) dagli Egiziani, nome che coinvolge uno dei misteri di Azazel. Anche il culto di Bastet era un grande punto focale di questa città, che ospitava un gigantesco festival. Sekhmet, come consorte di Ptah, era anche la Dea patrona di Menfi, la città più vasta del mondo a quel tempo, il che significa che la Sua importanza per lo stato Egizio era suprema.

Sekhmet, nella vita quotidiana, è rappresentata come la distruttrice delle menzogne e, in apparenza paradossalmente, la creatrice di conflitto, inclusi la rivalità e la competizione per il progresso. Lei veniva invocata dai sovrani per mantenere correttamente i loro giuramenti e per essere ritenuti responsabili davanti agli Dèi. Se il Faraone non avesse governato l'Egitto con saggezza, Lei avrebbe usato il suo potere terribile per distruggerlo. Allo stesso modo, le piaghe erano associate al Suo giudizio sulla terra.

I chirurghi pregavano Sekhmet prima di eseguire un intervento chirurgico, poiché la distruzione era vista come un atto necessario per eliminare la malattia. Era anche associata al sollievo dalle epidemie e dalle piaghe, in particolare quelle a livello nazionale, ma nella vita quotidiana, a qualsiasi malattia che colpisse i bambini. Le madri pregavano spesso Sekhmet per alleviare malattie come il vaiolo. La natura karmica della malattia era legata agli attributi di Sekhmet come Punitrice.

Questa non è l'unico significato, poiché molte delle Sue funzioni sono legate agli aspetti più profondi dell'occulto. Sekhmet rappresenta i poteri della Kundalini nella sua forma latente e femminile come disponente del Grande Serpente, Satana. Il Suo nome, che deriva da "sakhemu" o potere del serpente nell'Antico Egitto, rappresenta questo potere misterioso. La forma sakhemu di una persona doveva rappresentare il suo stato idealizzato, perfezionato e veramente umano, in altre parole, il potenziale di ciò che può diventare.

Nelle fonti egizie, Sekhmet è conosciuta per il suo respiro infuocato, che arde come carbone incandescente, e per abitare nelle profondità. Era anche associata alla selce bianca colpita, alle pustole infiammate, alle visioni lampanti e ad altri codici visivi legati alla crisi.

Essendo la Distruttrice delle Menzogne e un'incarnazione dell'Occhio di Re, Sekhmet è una deputata di Azazel e applica i Suoi decreti riguardanti la Verità, la Saggezza e la Comprensione come elencato nelle Virtù Sataniche, insieme all'applicazione dei decreti su tutte le questioni a Lui relative. Nella storia principale che coinvolge Sekhmet, l'Occhio di Ra inviò Hathor in Egitto per punire gli esseri umani impuri che seguirono Set nel deserto e disobbedirono agli Dèi. Sazia del sangue versato distruggendo gli impuri, Hathor si trasformò in Sekhmet. Anche diverse altre Dee si trasformano in Sekhmet in modo intercambiabile.

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Questa mitologia primaria che coinvolge Sekhmet indica la necessità di purificare il cattivo karma e la scoria (rappresentati negli esseri umani iniqui) dei Chakra (Dèi), dell'aura, della mente e dell'anima prima che la Kundalini possa salire correttamente nell'Iniziato e abbia abbastanza energia per tentare questo processo. Se raggiunto, il Serpente passa attraverso ciascuno dei Chakra (Dèi) purificati prima di raggiungere il suo punto apicale nel Chakra della Corona.

La sua sete di sangue si placa solo quando Thoth, con parole di potere, la indirizza di nuovo alla pozza di birra macchiata di ocra rossa (il Chakra di Base) in preparazione del vero risveglio, dove si riunisce con Re e si perfeziona, un processo sempre in atto con la Kundalini nelle sue fasi finali.

Il punto dei codici visivi in questa storia è evidenziare che se non vengono raggiunte un'anima e una mente purificate, il caos e il pericolo saranno il risultato di qualsiasi tentativo di sollevare questa forza impercettibilmente potente, una forza che può far impazzire o addirittura uccidere individui non preparati. Il simbolismo violento di Sekhmet nel massacrare gli esseri umani serve come un simbolo vivido. Se i poteri dell'ignoranza non vengono distrutti secondo le Leggi di Ma'at, l'anima soccomberà alle manifestazioni negative del dominio di Set e cadrà sotto le forze del regno materiale.

Sekhmet rappresenta anche l'importanza dell'armonia e dell'equilibrio in questo processo, come decretato da Azazel e Astarte. Dal punto di vista fisico, è per questo motivo che lo yoga e la respirazione sono perseguiti dall'Iniziato per dirigere correttamente il serpente. Thoth, utilizzando le parole del potere, mostra come la vibrazione possa influenzare l'anima e modificare un percorso precario.

Se il serpente è in grado di ascendere con pochi problemi ed è in sincronia con le 144 Leggi di Set (le 144.000 Nadi dell'anima), i poteri di entrambi gli Dèi diventano una forza inarrestabile per l'ascensione in piena cooperazione. Set erige il serpente attivo di Suo Padre, spingendolo verso l'Eden.

Tutte queste allegorie trasmettono anche l'importanza di usare il giusto ritmo nell'avanzamento e di non forzare lo sviluppo: la fretta può portare all'esaurimento o alla distruzione, invitando l'ira di Sekhmet, la forza magnetica del serpente.

In Egitto, Sekhmet ha i poteri della Terra Nera, evocando la sua capacità di attirare e materializzare il regno dell'infinita coscienza espansa (governato da Bastet). Le due Dee a volte venivano fuse in un'unica entità dagli Egizi per questa ragione.

In linea con l'accesso ai poteri della Kundalini, Sekhmet rappresenta anche l'attrazione (magnetismo) di tutti i corpi per raggiungere la Divinità e l'aspetto invincibile e attivato del potere serpentino dell'anima che alimenta la capacità di continuare a incarnarsi. In questo senso, lei si pone in contrasto con Nephthys, che lega insieme i metodi preliminari per l'ascesa.

Questa è un'altra ragione per cui Sekhmet è rappresentata così frequentemente con i Faraoni o gli Uomini-Dio dell'Egitto: come simbolica sposa del Faraone, Lei si erge come simbolo della loro ascensione divina quando sono giusti. Allo stesso modo, il Suo matrimonio con Ptah mostra la connessione tra la Ghiandola Pineale e il suo ruolo come centro del potere occulto nel cervello in relazione al serpente, tra gli altri codici.

Sekhmet era anche associata a individui di rilievo legati ai culti di ascesa, come Imhotep, che venne riconosciuto come Suo figlio. In questo ruolo, Lei si erge come la feroce Guardiana del filosofo e dell'iniziato.

SIMBOLI DI SEKHMET

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Sekhmet è rappresentata con la testa di una leonessa. Il volto della leonessa dimostra il suo feroce impegno nel proteggere l'ordine divino di Ma'at. Un altro elemento comunemente usato nell'immaginario di Sekhmet è il disco solare ornato dal serpente o ureo. Questo non è solo un simbolo dell'illuminazione del serpente, ma anche un promemoria del Suo essere dispensatrice dei poteri di Re e del fatto che i regnanti devono esercitare il loro potere con saggezza.

Il simbolo della leonessa rivela anche diverse cose sulla natura del femminile in parallelo con il leone. Sekhmet rappresenta il principio secondo cui queste forze richiedono un contrapposto rigido. Se un leone è debole o un capo corrotto, è inevitabile che le leonesse lo lasceranno per formare un nuovo branco. Questa è una delle inevitabili ombre della natura e del principio magnetico.

Tuttavia, Sekhmet è anche un monito per gli uomini e le donne affinché usino saggezza e virtù nell'esercizio delle loro relazioni reciproche, per evitare di essere soggetti alle Leggi di Natura di Set e di essere distrutti. Un eccessivo squilibrio in una direzione porterà alla distruzione entropica di uno stato civile, poiché uomini e donne sono idealmente destinati a cooperare in un equilibrio che è sempre difficile da mantenere quando un sesso non riesce a comprendere l'altro. Allo stesso modo, qualsiasi cittadino abbandonerà i regnanti che non danno prova di forza.

Lei è anche raffigurata con il Was, un lungo e sottile bastone associato al canale stretto del sushumna dell'anima, spesso adornato con un loto che rappresenta la Corona e l'unione con la Dea Madre. Tuttavia, il pugno destro che afferra questo bastone simboleggia anche il potere sovrano di Beelzebul e il Suo dominio sull'universo visibile.

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Come Iside e Nephthys sono costantemente raffigurate insieme, così Sekhmet e Bastet sono equiparate. Una delle principali ragioni per cui Sekhmet è tipicamente rappresentata come una leonessa, mentre Bastet è rappresentata come un gatto domestico, riguarda una certa delimitazione dei loro poteri. Bastet, la Regina di Tutti i Poteri, rappresenta i poteri latenti così come esistono in ogni essere avanzato, mentre Sekhmet rappresenta la loro attivazione potente e feroce.

Bastet è anche equiparata alla notte e alla Luna, mentre Sekhmet è equiparata al giorno e al Sole. Sia i gatti che i leoni sono animali crepuscolari. La leonessa e la tigre sono gli animali femminili più temibili e rappresentano l'apice dell'evoluzione felina e della selvatichezza, mentre i gatti rappresentano la raffinatezza e la contemplazione tra gli animali tenuti dagli umani.

Occasionalmente, tuttavia, Bastet è rappresentata come una leonessa e Sekhmet come un gatto, confondendo gli egittologi. Sekhmet è talvolta rappresentata anche da scorpioni, a indicare l'associazione con la tenacia e la vendetta.

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Le sue statue venivano prodotte in abbondanza come oggetti protettivi nei periodi di malattia o di crisi. Negli ultimi anni, gli egittologi hanno scoperto centinaia di statue di Sekhmet, realizzate con una tale abilità e sincronia che gli storici convenzionali non riescono a spiegare come siano state fatte. Erano realizzate in diorite rossa (associata alla protezione) e di solito avevano un colore nero simile all'ardesia con una finitura riflettente.

Onoriamo la potente e forte Sekhmet partecipando al Suo Rituale. La vita, che spesso è lotta e guerra, significa che abbiamo la fortuna di essere sotto l'egida di Sekhmet come comunità in crescita e fiorente. Possano i Suoi poteri proteggere tutti nella Gioia di Satanas e assicurare il nostro luminoso cammino verso l'ascesa.

Fonti

Sekhmet and Bastet – The Feline Powers of Egypt, Lesley Jackson

The Goddess Sekhmet, Robert Masters

Un ringraziamento speciale a:
Guardiano della GdS Power of Justice (editazione)
Arcadia (ricerca)
 

Grazie per il vostro lavoro; nell'attesa che il contenuto del post che conteneva questi Rituali degli Dèi venga tradotto e postato lascio questo post in evidenza. Nella sezione apposita dei Rituali degli Dèi trovate già presente quello di Sekhmet pubblicato da SaqqaraNox.
 

SEKHMET, Patron Goddess Of Africa​



Nuovo articolo. Se qualcuno se ne volesse occupare può farlo presente qui. Grazie. Altrimenti terminate le altre traduzioni che ho in sospeso me ne occuperò io.
 

SEKHMET, Patron Goddess Of Africa​



Nuovo articolo. Se qualcuno se ne volesse occupare può farlo presente qui. Grazie. Altrimenti terminate le altre traduzioni che ho in sospeso me ne occuperò io.
Posso tradurlo io
 
SEKHMET, Patron Goddess Of Africa
Shannon


Sekhmet, Dea patrona dell'Africa

Un ringraziamento speciale ai cari TG Karnonnos e Warlock666 per aver contribuito e ispirato questo articolo.

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Sekhmet, la nostra antica Dea egizia, incarna una fiera dualità, in quanto è sia Dea della guerra e della distruzione, sia Dea della guarigione e della magia. Il suo nome, derivato dalla parola egizia “Sekhem”, che significa potere, le valse il titolo “La potente”.

Consulta l’eccellente post di TG Karnonnos su Sekhmet (scorri in basso nel thread)

Ma l’influenza di Sekhmet va oltre l’Egitto. Oltre a essere un’antica Dea di alto rango, comunemente conosciuta per la sua forza, potenza e importanza centrale rispetto all’energia del serpente kundalini, è anche una Dea di grande rilievo per l’intero continente africano e per il suo popolo.

Le sue energie risuonano profondamente nelle tradizioni spirituali africane, in particolare attraverso la sua identità come Mami Wata, uno spirito dell’acqua venerato e rispettato nelle tradizioni dell’Africa occidentale, meridionale e orientale, ma soprattutto nei culti Vodun/Voodoo dell’Africa occidentale e nella tradizione Ifa-Orisha degli Yoruba.

Per chiarire ulteriormente, sebbene Sekhmet sia Mami Wata, è anche la guida di una legione di entità conosciute anch’esse come Mami Wata. In termini semplici, Mami Wata rappresenta l’energia del serpente, la kundalini shakti, nell’Africa più profonda, e Sekhmet ne incarna il legame.

Come emerso dalle ricerche precedenti, sappiamo già che l’antica cultura egizia degli Dèi è connessa e riscontrabile nella lingua e nella cultura di molti gruppi neri in Africa. Esistono molteplici parallelismi.

L’essenza di Mami Wata risale a radici antiche, sia linguistiche che culturali. Il termine “Mami” deriva da “Ma” o “Mama”, che nelle lingue egizia antica, copta, galla e demotica significa verità e saggezza. “Wata” si evolve dall’egizio “Uati” (o Uatchit, Wadjet) e da “Uat-ur”, entrambi legati all’acqua e all’energia del serpente, con paralleli nel “Ouata” dei Khoisan, che significa anch’esso acqua.

Negli antichi testi, l’uso intercambiabile di “v”, “w” e “u” (dove la “w” spesso rafforzava il suono di “u”) collega “Uati” a “Vati” o “Wati”, e persino a nomi come Saraswati e Paravati dell’induismo, rafforzando i temi dell’acqua, della saggezza, della trasformazione e del femminile divino.

Curiosamente, secondo Robert Masters in “Sekhmet: Way of the Five Bodies”, “esiste una tradizione secondo cui un tempo vi era un elaborato sistema di misticismo e magia sessuale originato da Sekhmet e che in seguito andò perduto, forse ritirato da Lei stessa. Fondamentali per questo sistema erano sia l’energia kundalini, sia quei centri di energia psichica noti in India come chakra… La parola shakti è essa stessa una derivazione indu del nome Sekhmet”.

In base a ciò che sappiamo sulla nostra Dea e sulla kundalini, questo è molto probabilmente veritiero.

Mami Wata è spesso raffigurata come un essere per metà donna e per metà serpente, incarnazione dell’energia shakti. Rappresenta la forza seduttiva, creativa e distruttrice legata al significato primordiale dell’acqua (la forza vitale) e alla sua capacità di guarigione, trasformazione e magia.

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Secondo gli insegnamenti e le leggende africane, Mami Wata attende nelle profondità dell’oceano, rapendo i suoi seguaci e, a volte, anche persone comuni, trasportandole nel mistico regno sottomarino per metterne alla prova il valore. Se ritiene che siano degni, si dice che trasmetta loro insegnamenti segreti e conoscenze occulte, per poi restituirli sani e salvi alla riva. Questi diventano spiritualmente più illuminati, più fortunati o persino trasformati fisicamente rispetto a com’erano prima di essere presi. Se invece li giudica indegni, si ritiene che vengano distrutti e annegati.

Ovviamente, tutto ciò è un’allegoria del potere shakti della kundalini e delle conseguenze che derivano dal non essere iniziati o spiritualmente impreparati.

Sekhmet insegnava e guidava i suoi discepoli nel progresso spirituale e nell’uso del serpente kundalini per la magia e la guarigione. Era la Dea principale che insegnava come utilizzare il potere della kundalini per curare le persone. È per questo che i suoi templi erano anche templi di medicina. Questa conoscenza rendeva i suoi sacerdoti guaritori molto abili.

Nel Necrominon – Egyptian Sethanic Magick di Michael W. Ford, l’autore scrive: “Sekhmet, come Iside, era anche una potente Dea della magia, dotata di una conoscenza specifica della stregoneria e della guarigione”. Come Iside, Sekhmet era conosciuta come "Werethekau", ovvero "Grande nella Magia".

Questo enfatizza l’associazione di Sekhmet con il potere spirituale, in particolare con la forza serpentina dell’energia trasformativa. Ella insegnava ai suoi seguaci a dominare questa energia per la guarigione e la crescita spirituale, rendendo i suoi templi centri vitali di conoscenza esoterica.

L’energia serpentina in generale era un tema centrale in praticamente tutte le religioni tradizionali africane, ossia serpenti/serpi che risiedono nelle acque profonde, ma il culto e la tradizione di Mami Wata rappresentano il culto sacro di Sekhmet, paragonabile allo shaktismo in Oriente.

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La tradizione di Mami Wata, in particolare tra gli Igbo, gli Ewe e gli Yoruba, includeva esercizi con il serpente e danze che invocano l’energia kundalini, connessa al tutto divino. I devoti, vestiti di rosso e bianco (colori che simboleggiano potere e purezza e che sono colori alchemici), imitano la fluidità dell’acqua e i movimenti serpentini, entrando in stati di trance per incanalare potere ed energia spirituale. Altri rituali includono la purificazione e le offerte.

Tuttavia, molti degli insegnamenti più sostanziali sono andati perduti, come accadde a molte antiche tradizioni gentili, come nel caso del popolo berbero del Nord Africa. Anche loro legavano molti dei loro riti sacri all’Egitto stesso, come avveniva per molti popoli africani, ma le loro radici e tradizioni spirituali furono sradicate dagli islamisti e, successivamente, dal cristianesimo, al punto che oggi esistono più prove che collegano il Sud Africa all’antico Egitto che molte regioni dell’Africa del Nord.

Fortunatamente, abbiamo il Tempio di Zeus, che sta restaurando queste tradizioni e connessioni per ogni razza e popolo.

In quanto dea patrona dell’Africa, Sekhmet è connessa a tutte le razze del continente e ha avuto anche un ruolo importante nella creazione della razza Nera sotto il nostro Padre di Tutto Zeus, ed è la madre spirituale della razza Nera.

La sua data di potere e il momento di rilevanza astrologica corrispondono al passaggio del Sole a 15 gradi del Leone — il vero Lammas nell’emisfero settentrionale — che rappresenta l’essenza dell’energia solare/leonina, celebrando l’abbondanza della natura, spiritualmente e materialmente, e la forza nelle nostre anime.

Per coloro che si trovano nell’emisfero meridionale e in Africa, questo periodo corrisponde a Imbolc, la fine dell’inverno. Imbolc è una festività del fuoco che si collega comunque alla scintilla solare della vita, al risveglio.

Il leone, simbolo della sua forza e ferocia, riflette il suo potere e la sua fierezza. La carta dei Tarocchi, la “Forza”, si collega a questo.

Quest’anno il Sole si trova a 15 gradi del Leone l’8 agosto. Quindi ogni Zevista che desideri può onorare Sekhmet in questa giornata.

Che Sekhmet ristabilisca la grandezza di ogni Zevista africano e di ogni Zevista nero.

Grazie a TG Karnonnos e Ayleth per l’immagine della Grande Sekhmet.

Ave Zeus/Amon!
Ave Sekhmet!


Fonti:

• Mami Wata: Africa's Ancient God/dess Unveiled Vol. I, libro di Awono Mama Zogbé

• Uraeus https://en.wikipedia.org/wiki/Uraeus
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Ureo

https://www.mamiwata.com/
 

Al Jilwah: Chapter IV

"It is my desire that all my followers unite in a bond of unity, lest those who are without prevail against them." - Shaitan

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