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[Trad] Nomi di Zeus: Shango

NAMES OF ZEUS: SHANGO

NOMI DI ZEUS: SHANGO

Shango, noto anche come Xango, è la personificazione del tuono, dell'agricoltura, della giustizia, delle tempeste, della danza e della virilità maschile nelle religioni Yoruba, Dahomey ed Ewe, originarie degli attuali Nigeria, Benin, Camerun e Togo. È conosciuto anche come Sogbo o Hevioso nella religione Fon dell'attuale Benin, dove ha avuto origine il Voodoo.

Il Dio delle Tempeste è rappresentato in modo prolifico in molte delle religioni del Nuovo Mondo della diaspora nera, come la Santería nelle comunità afro-latine, il Candomblé in Brasile e il Voodoo ad Haiti, in Louisiana e in molti altri luoghi. Appare anche in tradizioni distintive di Trinidad e Cuba che portano esclusivamente il suo nome.

Molti dei suoi aspetti vengono tramandati oralmente e non sempre sono perfettamente allineati tra loro, ma una forte immagine emerge di questo Dio dalle terre Yoruba.

SIMBOLISMO DI SHANGO


Come in molte altre tradizioni, Shango è rappresentato come un Orisha con un'ascia a una o due teste, tipicamente sulla testa o adiacente ai piedi. Spesso viene raffigurato con questo simbolo, che rappresenta il potere del fulmine e il controllo sugli elementi. I suoi colori sono solitamente il rosso e il bianco, colori che avevano un'importanza significativa in Egitto.

Occasionalmente, tuttavia, è rappresentato in una forma corporea più androgina, considerata allegorica dell'influenza nutriente degli Orisha e dell'equilibrio tra forze maschili e femminili nell'anima. Tra tutti gli Dèi, è colui che esercita l'ase (forza divina), simile al potere magico, nel modo più libero. Questo androgino si riflette anche nei suoi sacerdoti tradizionali, che in occasioni speciali indossano acconciature rasate, intrecciate e alte, tipiche delle donne. Curiosamente, questa acconciatura, quando portata dagli uomini, è associata allo stato di trance e all'aspetto medicinale di Shango durante i rituali di massa; in altri contesti, è vietato che gli uomini la indossino.

La sua bellezza fisica e la sua virilità sono sempre enfatizzate nella cosmologia Yoruba, così come la sua tendenza ad arrabbiarsi rapidamente e ad agire in modo capriccioso. Shango rappresenta il potere della natura stessa, in modo più centrale rispetto ad altre rappresentazioni di Zeus. Più come Raijin, i ritmi dei tamburi Iyá, Itótele e Okónkolo richiamano la sua energia e incarnano i suoi poteri.

Gli Yoruba credono che Shango crei tuoni e fulmini facendo scendere “pietre di tuono” dal cielo sulla terra. Chiunque offenda Shango viene colpito da un fulmine. Quando si verifica un colpo, seguito da scampoli di tuono, gli antichi sacerdoti Shango si affannavano a cercare le pietre del tuono, o la “pietra del trono”, che si credeva avessero poteri speciali:
Preghiera Yoruba a Shango

On’-ile ina!
A da ni niji
Ina osan!
Ina gun ori He feju!
Ebiti re firi se gbi!

Il Signore della Casa del Fuoco!
Colui che incute terrore improvviso!
Fuoco di mezzogiorno!
Fuoco che sale sul tetto e diventa abbagliante!
Il peso mortale che colpisce il suolo con forza risonante!​

Shango è onorato in una danza sacra che ripercorre le sue imprese e i suoi trionfi, in modo non dissimile da Shiva. I fedeli nella Yorubaland impugnano ancora oggi l'oshe, o l'ascia di Shango, in una danza simbolica di massa, in cui i suoi doppi volti approfondiscono certi misteri:

shango.png


Shannon mi ha fatto notare che la relativa Veve di Hevioso rappresenta le corna dell'Ariete:

shango2.png


In particolare nella Santeria, Shango è costantemente associato all'Ariete e al colore rosso, simboli del suo legame con Amon e Zeus, nonché al segno dell'Ariete e all'equinozio di primavera. È spesso invocato per il successo negli affari sessuali, essendo nei miti conosciuto come amoroso. Il suo giorno è rappresentato come venerdì o sabato, ma spesso giovedì in Africa.

Nelle tradizioni brasiliane, Shango è raffigurato con una corona di bronzo, a indicare il suo primato tra gli Orisha. I quattro principali fiumi nigeriani (primo fra tutti il fiume Niger) sono altresì considerati mogli di Shango, alludendo alla sua padronanza degli elementi.



LO SHANGO TERRESTRE


In molti racconti, Shango è considerato uno dei principali antenati dell'Impero Oyo, ritenuto il terzo Alaafin (Custode del Palazzo), che portò ogni forma di prosperità e potere al regno. Sovrano bellicoso e forte, incuteva timore ai nemici di Oyo. Secondo la tradizione Yoruba, l'Alaafin era sposato con Oya (Lilith) e Oshun (Astarte). Fu grazie agli intrighi e alle persuasioni di Oya che Shango decise di assumere il potere.

Il culto di Shango ebbe un ruolo cruciale nell'amministrazione statale. L'autorità dell'Alaafin, come rappresentante di Shango, fu sfruttata appieno come mezzo per rafforzare la sua autorità. Il culto si diffuse in ogni città sotto l'influenza di Oyo e fu organizzato in una gerarchia centrata nel palazzo di Oyo. Gli Ajales dell'Alaafin erano spesso essi stessi sacerdoti di Shango.

Trinidad Yoruba, Maureen Warner-Lewis

Il suo regno terminava o quando il palazzo stesso veniva colpito da un fulmine, provocando una sorta di apoteosi, o quando veniva cacciato da un altro sovrano. Nelle tradizioni Yoruba, pertanto, Shango fu un’entità fisica che divenne un Orisha. In origine fu un re dell'Impero Oyo, che portò prosperità al regno e in seguito si suicidò impiccandosi, per poi rivelarsi al popolo Oyo come divinità elevata tra gli Orisha. Le narrazioni Fon raccontano una storia simile riguardo Hevioso.

Ancora oggi, in Nigeria, Shango viene invocato durante le incoronazioni per conferire al re il giusto potere e il corretto uso della giustizia. Nella Santería, i riti spesso si concludono nominandolo Re:
Rituale Lukumí

Kabiosile Changó!
Ave al Re, Shango!​



OLUDMARE


Il grande Dio dietro a tutti gli spiriti Orisha, Oludmare (Osanobua tra i popoli Edo), rappresenta il concetto di Satya o Verità cosmica. Oludmare è in ogni cosa, ma allo stesso tempo è al di là di ogni cosa. È noto che questa forza ha designato Shango come il più forte e potente degli Orisha. Tra gli Yoruba, è anche associato agli arcobaleni e ai prismi di colore che spesso appaiono dopo la tempesta.

Come Essere Supremo al vertice di questa gerarchia cosmica divina, Olodumare [Nana Buluku, Nazambi Kalunga o Onyankopon] è il Padrone dei Cieli, la Fonte di tutta l'esistenza e il potere originario del mondo degli spiriti e della vita umana. Il nome Olodumare è una combinazione di olo, odu e mare. Olo odu significa “padrone di odu”, il principio che sta alla base del funzionamento dell'universo, e mare è “luce” o “arcobaleno”.

Religioni Afro-Caraibiche, Nathaniel Murrell


DIVINATION AND ÒRÚNMÌLÀ



L'emanazione terrena dell'Orisha, chiamata Òrúnmìlà, è ritenuta l'artefice di tutti i sistemi di divinazione, avendo viaggiato per il mondo per raccoglierne i migliori e fondato il Grande Tempio di Ife-Ife. Diverse leggende suggeriscono che Shango gli abbia trasmesso questa capacità in cambio del dono della danza, evidenziando l'identità di Shango come Dio del Fato:


La Via dell'Orisa, Philip John Neimark

I poteri di empatia e intuizione di Sango non possono essere sottolineati abbastanza. Antichi oriki (piccole preghiere e storie) suggeriscono che un tempo fosse lui a possedere la tavola divinatoria e il segreto della previsione del futuro. In queste storie si dice che, grazie alla sua innata capacità di percepire gli eventi futuri, Sango non sentendo il bisogno di usare l'attrezzatura fisica e le tecniche, le scambiò con Òrúnmìlà in cambio del dono della danza.​


Òrúnmìlà stesso si esprime attraverso i Riti di Divinazione, noti come Ifá. La divinazione è estremamente importante nella religione Yoruba e costituisce di per sé un rito religioso centrale, considerato un vero e proprio mezzo di comunicazione con le divinità, non solo simbolico o intercessorio. L'Ifá non è praticato solo in Africa, ma anche ampiamente tra la diaspora:


Religioni Afro-Caraibiche, Nathaniel Murrell

Il popolare sistema di divinazione Ifá, diffuso tra gli Yoruba, Fon Ewe (Dahomey), Ebo, Igbo e ad altri popoli dell'Africa occidentale, non solo è vivo a Cuba, Brasile e Trinidad, ma è anche oggetto di studio accademico e di rilevanza culturale sia all’interno che al di fuori della regione.​


Il sistema di divinazione elabora ciò che accadrà al devoto se cambierà poco della sua vita. Il simbolismo di Òrúnmìlà nel seguire Ifá permette al praticante di raggiungere quello che viene chiamato títété (allineamento dell'anima). Gli stati meditativi sono considerati essenziali e, nella concezione Yoruba, sono necessari anni di iniziazione e pratica per raggiungere uno stato adeguato.

I sacerdoti e le sacerdotesse della religione Yoruba imparano a memoria fino a 1.680 versi, o codici simbolici, tramandati oralmente, simili ai sistemi verbali dei Celti. È provato che alcuni di questi detti provengono dall'Egitto stesso, mostrando importanti affinità con testi egiziani.

Shango è associato ai versi legati al governo, alla vittoria in battaglia e alle conseguenze dell'arroganza o dell’uso improprio di potere. La sua influenza nell’Ifá emerge in casi che richiedono giustizia, forza ed equilibrio, in quanto è noto per giudizi equi ma severi. Le pietre del tuono rosse (edun ara), ritenute resti dei suoi fulmini, sono usate nei rituali e talvolta compaiono nella divinazione.


CORRUZIONE


Con il sconvolgimento e i divieti del paganesimo durante la schiavitù transatlantica, molti furono costretti a venerare la “santa” di nome Barbara, il cui padre fu colpito da un fulmine mentre la decapitava per essersi convertita al cristianesimo. Le caratteristiche androgine di Shango contribuirono anch’esse a questo tipo di confusione.

Ancora oggi, molte religioni del Nuovo Mondo ibridano Shango con questa santa, una pratica considerata pericolosa. Noi del Tempio di Zeus chiediamo che la pratica rimanga pienamente concentrata sul Dio.
BIBLIOGRAFIA

Sàngó in Africa e nella Diaspora Africana, Tóyìn Fálọlá, Joel E. Tishiken e Akíntúndéí Akínyẹmí
Le religioni Afro-Caraibiche, Nathaniel Murrell
La Via dell'Orisa, Philip John Neimark
Arte e Trance tra i Devoti Yoruba dello Shango, Arti Africane, Margaret Thompson Drewal
Trinidad Yoruba, Maureen Warner-Lewis

CREDITI:

Karnonnos [TG]
Shannon (assistenza con Veve e Levioso, simbolismo)
Warlock666 (elementi narrativi di Shango, libri di Trinidad Yoruba)​
 

Al Jilwah: Chapter IV

"It is my desire that all my followers unite in a bond of unity, lest those who are without prevail against them." - Shaitan

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