Nimrod33
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Tradotto da: https://www.deathofcommunism.com/bloody-easter-of-1944/
Nota del traduttore: Questo è un sermone recente e non è incluso in nessuno dei due documenti di La Morte del Comunismo, per questo ho voluto tradurlo.
La sanguinosa Pasqua del 1944 – il bombardamento alleato della Serbia
Il bombardamento delle città serbe, di bersagli principalmente civili, venne richiesto dal mostro comunista Tito.
Il supporto di Tito dagli alleati fu concordato dall’incontro di Roosevelt, Churchill, e Stalin a Teheran nel 1934. Fitzroy McLain informò Tito che poteva contare sul supporto dell’aviazione alleata, che egli materializzò immediatamente.
Il 9 Aprile 1944, Radio Londra riportò che Niksic, Banja Luka, Nis ed altre città serbe sono state bombardate su richiesta di Tito.
Quando, alla fine del 1944, gli alleati volevano bombardare Zagabria, poiché vi era un’alta concentrazione delle truppe tedesche lì, Tito disse: “Noi proibiamo l’immediato bombardamento del vicinato di Zagabria.” Il mostro comunista voleva solo morti serbi a tutti i costi, il Fronte Sirmiano è un altro esempio di ciò.
Gli alleati bombardarono la città di Nis 15 volte. Kraljevo sei volte, Kraljevo six times, Podgorica, Zemun e Alibunar quattro volte, e Novi Sad tre volte. Smederevo, Niksic, Cuprija, e Popovac vicino Paracin vennero bombardate due volte. Distrussero anche i bersagli civili di Sremska Mitrovica, Ruma, Veliki Beckerek, Krusevac, Peja, Kragujevac, Kovin, Pancevo, Velika Plana, Bijelo Polje, Prijepolje, Kursumlija, Prokuplje, Vucje, Lebane, Grdelica, Podujevo, Raska, Stalac, Mitrovica, …
Secondo le informazioni del Comando Supremo dell’Esercito Iugoslavo, 1,457 bombe caderono su Belgrado il primo ed il secondo giorno della Pasqua Ortodossa. A Belgrado, l’ospedale maternità della strada Krunska venne completamente distrutto, dove, secondo i dati disponibili, morirono 22 madri e 22 neonati, assieme a due famiglie che li visitarono.
Anche un asilo ne fu affetto, Piazza Slavija , le vie Nemanjina e Dečanska , Bajlonijeva pijaca, Pašino brdo, Zeleni venac, stazione ferroviaria, il Teatro Nazionale, Senjak e Mileševska, Knez Mihajlova, Kraljice Natalije, le strade Miloša Veliki e Sarajevska.
L’Istituto Centrale d’Igiene, l’Ospedale Infantile, la Farmacia Infantile, l’Ospedale per le malattie infettive, la Casa dei Ciechi, l’Istituto Ortopedico, la Casa di Stato per i bambini maschi, la Casa di Stato per le bambine, e due case per i rifugiati serbi dal NDH vennero ridotte in polvere.
Colonne con bare si allungavano per chilometri attraverso i cimiteri di Belgrado, così come pochi giorni prima a Nis, anch’essa distrutta dai bombardamenti alleati.
Nelle foto sopra, potete vedere i soldati Tedeschi che aiutano i civili Serbi che sopravvissero ai bombarmenti.
-Serbon
https://ancient-forums.com/viewtopic.php?f=3&t=71961
Nota del traduttore: Questo è un sermone recente e non è incluso in nessuno dei due documenti di La Morte del Comunismo, per questo ho voluto tradurlo.
La sanguinosa Pasqua del 1944 – il bombardamento alleato della Serbia
Il bombardamento delle città serbe, di bersagli principalmente civili, venne richiesto dal mostro comunista Tito.
Il supporto di Tito dagli alleati fu concordato dall’incontro di Roosevelt, Churchill, e Stalin a Teheran nel 1934. Fitzroy McLain informò Tito che poteva contare sul supporto dell’aviazione alleata, che egli materializzò immediatamente.
Il 9 Aprile 1944, Radio Londra riportò che Niksic, Banja Luka, Nis ed altre città serbe sono state bombardate su richiesta di Tito.
Quando, alla fine del 1944, gli alleati volevano bombardare Zagabria, poiché vi era un’alta concentrazione delle truppe tedesche lì, Tito disse: “Noi proibiamo l’immediato bombardamento del vicinato di Zagabria.” Il mostro comunista voleva solo morti serbi a tutti i costi, il Fronte Sirmiano è un altro esempio di ciò.
Gli alleati bombardarono la città di Nis 15 volte. Kraljevo sei volte, Kraljevo six times, Podgorica, Zemun e Alibunar quattro volte, e Novi Sad tre volte. Smederevo, Niksic, Cuprija, e Popovac vicino Paracin vennero bombardate due volte. Distrussero anche i bersagli civili di Sremska Mitrovica, Ruma, Veliki Beckerek, Krusevac, Peja, Kragujevac, Kovin, Pancevo, Velika Plana, Bijelo Polje, Prijepolje, Kursumlija, Prokuplje, Vucje, Lebane, Grdelica, Podujevo, Raska, Stalac, Mitrovica, …
Secondo le informazioni del Comando Supremo dell’Esercito Iugoslavo, 1,457 bombe caderono su Belgrado il primo ed il secondo giorno della Pasqua Ortodossa. A Belgrado, l’ospedale maternità della strada Krunska venne completamente distrutto, dove, secondo i dati disponibili, morirono 22 madri e 22 neonati, assieme a due famiglie che li visitarono.
Anche un asilo ne fu affetto, Piazza Slavija , le vie Nemanjina e Dečanska , Bajlonijeva pijaca, Pašino brdo, Zeleni venac, stazione ferroviaria, il Teatro Nazionale, Senjak e Mileševska, Knez Mihajlova, Kraljice Natalije, le strade Miloša Veliki e Sarajevska.
L’Istituto Centrale d’Igiene, l’Ospedale Infantile, la Farmacia Infantile, l’Ospedale per le malattie infettive, la Casa dei Ciechi, l’Istituto Ortopedico, la Casa di Stato per i bambini maschi, la Casa di Stato per le bambine, e due case per i rifugiati serbi dal NDH vennero ridotte in polvere.
Colonne con bare si allungavano per chilometri attraverso i cimiteri di Belgrado, così come pochi giorni prima a Nis, anch’essa distrutta dai bombardamenti alleati.
Nelle foto sopra, potete vedere i soldati Tedeschi che aiutano i civili Serbi che sopravvissero ai bombarmenti.
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