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Buon compleanno Adolf Hitler

Zammel

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Oct 3, 2018
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587
130 anni e non dimostrarli. Ieri sera mi è venuta l'ispirazione per scrivere questa storia. Spero vi piaccia.

centro di reclutamento vicino berlino, 1935...un giovane ragazzo dai capelli castani e gli occhi azzurri usciva furioso da un'edificio, di nome faceva Fritz.
-Non può unirsi alle SS in quanto ha madre Italiana!- Disse l'addetto alla selezione. Ma lui si sentiva tedesco a tutti gli effetti, a casa parlava tedesco, cantava in tedesco e
e pensava in tedesco...si era unito al partito appena era diventato maggiorenne e ascoltava i discorsi del Fuhrer con gioia...e ora non poteva unirsi alle SS!
si diresse verso il suo paese e mentre era in aperta campagna iniziò a piovere. Un'auto però andava nella stessa direzione sua e rallentò.
-Dove stai andando giovanotto?-Chiese una voce proveniente dalla macchina.
-A casa, al paese lì infondo...si vede che oggi non è giornata...-Sbottò il giovane mentre la portiera si aprì.
-Su entra!-Disse la voce che stranamente era familiare.
-Grazie lei è molto genti...Mein Fuhrer!-Disse incredulo il ragazzo non credendo di essere seduto accanto al Leader.
-Perchè sarebbe una brutta giornata!?-Chiese Hitler.
-Se lo sapesse si arrabbierebbe...e non voglio che lei si arrabbi!-Rispose il ragazzo imbarazzato.
-A meno che non sei ebreo non mi arrabbio e tu non sei ebreo!-Rispose il capo del Terzo Reich divertito.
-Io...volevo entrare nelle SS...ma...essendo per metà italiano...io però sono tedesco, mi sento tedesco...-Rispose il giovane imbarazzato aspettandosi una sfuriata del leader.
Hitler gli sorrise e gli mise una mano sulla spalla. -Tu sei tedesco...la tua anima lo è!Dimmi dove abiti!-
-Mein Fuhrer...-Rispose il ragazzo.
Arrivati a casa il giovane corse dai genitori a raccontare l'accaduto e il Fuhrer li saluto con un'energica stretta di mano prima di risalire in auto.
Pochi giorni dopo ricevette una lettera che diceva che doveva presentarsi all'accademia ufficiali delle SS
Berlino 1945.
-Comandante! Sono troppi!-Urlò un soldato tedesco.
Il comandante non rispose e col fucile in mano colpì un soldato sovietico, poi un secondo e un terzo.
-Lasciatemi solo, voi tornate indietro e fate scappare i civili io li trattengo.
-Comandante...ma lei morirà così!-Replicò il militare.
-Era un'ordine!-Urlò l'ufficiale Fritz ricaricando il K98. Il combattimentò continuò, i sovietici cadevano ma per quando ne cadeva uno ne spuntava un'altro.
Fritz fù colpito alla braccio, ma continuò a combattere, un'altra pallottola lo colpì alla spalla, ma continuò a combattere,una terza lo colpì al petto, cadde a terra,
ma si rialzò sparando l'ultimo colpo in canna e ricaricando velocemente.
-Se proprio devo morire, porterò con me quante più bolscevichi possibile!-Rispose l'ufficiale delle SS tornando a sparare.
Un'altra pallottola colpì l'ufficiale all'altro braccio...ogni movimento era un dolore...stava ormai a terra seduto, usando un pezzo di casa distrutta come protezione.
L'ufficiale sparò altri colpi... dopo che ebbe finito l'ultimo caricatore del k98, prese la sua fida walter p38 e usò quella.
Dopo qualche altro colpo i comunisti si ritirarono...avevano paura? o avevano sfondato su un'altra strada. Non importava,l'ufficiale si mise in piedi e sparò hai fuggitivi.
Fritz era stanco,distrutto, perdeva sangue, camminava a stento..poi vide una cosa che non avrebbe mai visto in vita sua... Il Fuhrer con l'alta uniforme assieme ad un'uomo bellissimo avvolto da un serprente
con un cobra reale sul capo...una gioia incredibile rivitalizzò il giovane che iniziò a correre per poi accasciarsi a terra, il suo corpo cadde a terra, ma il suo spirito fu preso dal Fuhrer e dall'uomo.
-Lei...lei è...-Iniziò Fritz incredulo.
-Si...sono io...-Rispose l'uomo accarezzando i capelli castani del giovane.
-Heil Satana, Heil Hitler...-Disse il giovane prima che il suo spirito fosse portato su Orione.
 

Al Jilwah: Chapter IV

"It is my desire that all my followers unite in a bond of unity, lest those who are without prevail against them." - Satan

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