TheHermit
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The "Paradise" of the Islamic State - Domestic Aspects
The Girl Who Escaped ISIS, Farida Khalaf and Andrea C. Hoffman
The Girl Who Escaped ISIS, Farida Khalaf and Andrea C. Hoffman
Il “paradiso” dello stato islamico – aspetti domestici
Lo Stato Islamico, spesso chiamato con il nome blasfemo di ISIS o quello fuorviante di “Daesh” (un falso nome che implica la sua illegittimità nell’islam) portò avanti una campagna di estremo terrore agli inizi del 2010 fino ai giorni nostri con il collasso delle autorità statali della Siria e dell’Iraq nelle aree sunnite del Levante.
TERRORE INFLITTO AGLI YEZIDI
Lo Stato Islamico catturò Mosul nel giugno 2014. Avanzò fino a Sinjar, casa di molte persone yezidi, due mesi dopo. Lo SI condusse incursioni nei villaggi yezidi che erano temporaneamente protetti dai pershmerga o dalle armate curde. Nel villaggio di Kocho gli yezidi rappresentavano la maggior parte della popolazione. I comandanti arabi entrarono nel villaggio comandando agli yezidi di abbandonare le armi in modo da essere lasciati in pace dallo SI. Da notare il tipico elemento dell’inganno usato.
Sembra che alcuni arabi abbiano cercato di proteggere gli yezidi, ma la cosa è fallita e i rappresentanti dello Stato Islamico arrivarono a Kocho e diedero un comando: convertitevi all’islam o morite.
Gli uomini e i ragazzi adolescenti furono raggruppati al liceo locale e uccisi in massa.
Al piano terra, il comandante dello SI avrebbe rimproverato gli uomini e i ragazzi più grandi degli yazidi per la loro riluttanza a convertirsi all'islam, accusandoli di voler continuare a
a vivere nel periodo pre-islamico o jahiliyyah. I combattenti dello SI hanno ordinato loro di consegnare oro, denaro, telefoni cellulari e altri oggetti di valore.
[...]
Da quando lo SI è stato cacciato da Kocho nel maggio 2017, almeno undici fosse comuni contenenti i resti di uomini e ragazzi adolescenti sono state scoperte all'interno del perimetro del villaggio.
Una documentazione demografica dell'attacco dell'ISIS al villaggio yazidi di Kocho
Questo segue lo schema tipico. Gli uomini e ragazzi yezidi di tutte le età furono uccisi in massa in incidenti isolati. In più, la maggior parte delle donne in menopausa furono uccise violentemente in quanto ritenute “inutili”. Questa cosa è basata sullo hadith:
Lo Stato Islamico, spesso chiamato con il nome blasfemo di ISIS o quello fuorviante di “Daesh” (un falso nome che implica la sua illegittimità nell’islam) portò avanti una campagna di estremo terrore agli inizi del 2010 fino ai giorni nostri con il collasso delle autorità statali della Siria e dell’Iraq nelle aree sunnite del Levante.
TERRORE INFLITTO AGLI YEZIDI
Lo Stato Islamico catturò Mosul nel giugno 2014. Avanzò fino a Sinjar, casa di molte persone yezidi, due mesi dopo. Lo SI condusse incursioni nei villaggi yezidi che erano temporaneamente protetti dai pershmerga o dalle armate curde. Nel villaggio di Kocho gli yezidi rappresentavano la maggior parte della popolazione. I comandanti arabi entrarono nel villaggio comandando agli yezidi di abbandonare le armi in modo da essere lasciati in pace dallo SI. Da notare il tipico elemento dell’inganno usato.
Sembra che alcuni arabi abbiano cercato di proteggere gli yezidi, ma la cosa è fallita e i rappresentanti dello Stato Islamico arrivarono a Kocho e diedero un comando: convertitevi all’islam o morite.
Gli uomini e i ragazzi adolescenti furono raggruppati al liceo locale e uccisi in massa.
Al piano terra, il comandante dello SI avrebbe rimproverato gli uomini e i ragazzi più grandi degli yazidi per la loro riluttanza a convertirsi all'islam, accusandoli di voler continuare a
a vivere nel periodo pre-islamico o jahiliyyah. I combattenti dello SI hanno ordinato loro di consegnare oro, denaro, telefoni cellulari e altri oggetti di valore.
[...]
Da quando lo SI è stato cacciato da Kocho nel maggio 2017, almeno undici fosse comuni contenenti i resti di uomini e ragazzi adolescenti sono state scoperte all'interno del perimetro del villaggio.
Una documentazione demografica dell'attacco dell'ISIS al villaggio yazidi di Kocho
Questo segue lo schema tipico. Gli uomini e ragazzi yezidi di tutte le età furono uccisi in massa in incidenti isolati. In più, la maggior parte delle donne in menopausa furono uccise violentemente in quanto ritenute “inutili”. Questa cosa è basata sullo hadith:
حَدَّثَنَا أَحْمَدُ بْنُ إِبْرَاهِيمَ، حَدَّثَنَا يَزِيدُ بْنُ هَارُونَ، أَخْبَرَنَا مُسْتَلِمُ بْنُ سَعِيدِ ابْنُ أُخْتِ، مَنْصُورِ بْنِ زَاذَانَ عَنْ مَنْصُورٍ، – يَعْنِي ابْنَ زَاذَانَ – عَنْ مُعَاوِيَةَ بْنِ قُرَّةَ، عَنْ مَعْقِلِ بْنِ يَسَارٍ، قَالَ جَاءَ رَجُلٌ إِلَى النَّبِيِّ صلى الله عليه وسلم فَقَالَ إِنِّي أَصَبْتُ امْرَأَةً ذَاتَ حَسَبٍ وَجَمَالٍ وَإِنَّهَا لاَ تَلِدُ أَفَأَتَزَوَّجُهَا قَالَ ” لاَ ” . ثُمَّ أَتَاهُ الثَّانِيَةَ فَنَهَاهُ ثُمَّ أَتَاهُ الثَّالِثَةَ فَقَالَ ” تَزَوَّجُوا الْوَدُودَ الْوَلُودَ فَإِنِّي مُكَاثِرٌ بِكُمُ الأُمَمَ ” .
Narrato Ma'qil ibn Yasar: Un uomo venne dal Profeta (ﷺ) e disse: Ho trovato una donna di rango e bellezza, ma non partorisce figli. Dovrei sposarla? Egli rispose: “No”: No. Tornò da lui, ma glielo proibì. Venne da lui una terza volta e gli disse: Sposa donne amorevoli e molto prolifiche, perché con te supererò i popoli.
Hadith 2024, Sunan Abu Dawud, Abu Dawud as-Sijistani
Donne e ragazze schiavizzate in età da gravidanza furono spedite in strutture di detenzione a Mosul che sembrano siano state dei magazzini. Questo ricorda le bande di adescamento presenti in Inghilterra, dove le ragazze venivano spedite in grandi numeri a dei magazzini dopo essere state riempite di alcool e picchiate, per servire come schiave (prostitute) centinaia di uomini musulmani.
Mentre si trovavano in queste strutture a queste ragazze veniva dato l’ultimatum di convertirsi all’islam o morire. In caso contrario si veniva sputate addosso, prese a pugni, colpite con i mozziconi dei fucili, picchiate violentemente o addirittura incendiate.
Quando si rifiutavano di essere convertite venivano relegate alla posizione di schiave sessuali. Venivano frequentemente scambiate tra i comandati militari, gli emirati e altri individui importanti dello Stato Islamico, mentre ai soldati semplici veniva vietato l’accesso a queste schiave sessuali finché non avessero dimostrato valore in battaglia.
Arrivavano nello Stato Islamico compratori in cerca di schiave adatte. Come nella storia generale dell’islam gli schiavi con difetti o malattie non erano considerati oggetti appropriati da comprare.
Una donna fu scambiata tra la Libia e la Siria continuamente, tenuta da un gruppo di uomini, poi venduta a un azero. Alcuni clienti, come il comandate iracheno, non toccarono mai le donne sessualmente, ma semplicemente le picchiarono violentemente. Poi vennero vendute al battaglione delle “bestie” e all’emiro tra loro, dove alcuni dei soldati più feroci le presero per piacere.
Tutti i “proprietari” vennero compensati finanziariamente per permettere l’accesso sessuale alle loro schiave, rendendoli più o meno la moderna definizione di papponi, oltre che proprietari di schiavi. Siccome molte si rifiutarono di convertirsi all’islam e la maggior parte non parlava un arabo fluente, molte volte queste schiave furono semplicemente vendute in massa nuovamente a nuovi clienti e ammassate in case, chiuse in stanze mentre venivano sorvegliate con zelo e seguite al bagno. Questa è la stessa storia delle bande in Occidente.
Alcuni cercavano una schiava per sé. Se erano arrivati in Siria dall'estero, le loro mogli erano spesso troppo lontane per occuparsi di loro. Quindi volevano una sostituta per la durata della loro assenza.
The Girl Who Escaped ISIS, Farida Khalaf and Andrea C. Hoffman
L’incidente più vile coinvolge una ragazzina di dodici anni che fu scelta come una specifica schiava sessuale. Fu picchiata e stuprata violentemente, ma reagì con delle forbici.
“La vostra religione non vi permette di imporci la vostra fede”, ho detto loro attraverso Evin, mentre facevamo ancora finta di non capire la loro lingua. “La seconda surah dice: 'Non ci sarà alcuna costrizione nella religione'. Dovremmo impararlo a memoria ma ignorarne il significato? Che razza di ridicola pietà è questa?”.
Gli uomini sembravano leggermente turbati. Evin mi sostenne, citando un altro punto del loro libro sacro. Proprio alla fine, nella centonovesima sura, si legge: “Per voi è la vostra religione e per me è la mia religione”. Indicando la frase, ha detto: “Eccola qui, nero su bianco! Cosa ti dà il diritto di ritenere che la tua religione sia l'unica vera quando il tuo profeta dice il contrario?”.
“C'è qualcosa che non avete capito”, risposero gli uomini. “Qui il profeta si riferisce ad altre religioni con scritture sacre; finché pagano la tassa sul capo, ebrei e cristiani godono della nostra protezione. Ma voi no. Siete idolatri, addirittura adoratori del diavolo”.
Hadith 2024, Sunan Abu Dawud, Abu Dawud as-Sijistani
Donne e ragazze schiavizzate in età da gravidanza furono spedite in strutture di detenzione a Mosul che sembrano siano state dei magazzini. Questo ricorda le bande di adescamento presenti in Inghilterra, dove le ragazze venivano spedite in grandi numeri a dei magazzini dopo essere state riempite di alcool e picchiate, per servire come schiave (prostitute) centinaia di uomini musulmani.
Mentre si trovavano in queste strutture a queste ragazze veniva dato l’ultimatum di convertirsi all’islam o morire. In caso contrario si veniva sputate addosso, prese a pugni, colpite con i mozziconi dei fucili, picchiate violentemente o addirittura incendiate.
Quando si rifiutavano di essere convertite venivano relegate alla posizione di schiave sessuali. Venivano frequentemente scambiate tra i comandati militari, gli emirati e altri individui importanti dello Stato Islamico, mentre ai soldati semplici veniva vietato l’accesso a queste schiave sessuali finché non avessero dimostrato valore in battaglia.
Arrivavano nello Stato Islamico compratori in cerca di schiave adatte. Come nella storia generale dell’islam gli schiavi con difetti o malattie non erano considerati oggetti appropriati da comprare.
Una donna fu scambiata tra la Libia e la Siria continuamente, tenuta da un gruppo di uomini, poi venduta a un azero. Alcuni clienti, come il comandate iracheno, non toccarono mai le donne sessualmente, ma semplicemente le picchiarono violentemente. Poi vennero vendute al battaglione delle “bestie” e all’emiro tra loro, dove alcuni dei soldati più feroci le presero per piacere.
Tutti i “proprietari” vennero compensati finanziariamente per permettere l’accesso sessuale alle loro schiave, rendendoli più o meno la moderna definizione di papponi, oltre che proprietari di schiavi. Siccome molte si rifiutarono di convertirsi all’islam e la maggior parte non parlava un arabo fluente, molte volte queste schiave furono semplicemente vendute in massa nuovamente a nuovi clienti e ammassate in case, chiuse in stanze mentre venivano sorvegliate con zelo e seguite al bagno. Questa è la stessa storia delle bande in Occidente.
Alcuni cercavano una schiava per sé. Se erano arrivati in Siria dall'estero, le loro mogli erano spesso troppo lontane per occuparsi di loro. Quindi volevano una sostituta per la durata della loro assenza.
The Girl Who Escaped ISIS, Farida Khalaf and Andrea C. Hoffman
L’incidente più vile coinvolge una ragazzina di dodici anni che fu scelta come una specifica schiava sessuale. Fu picchiata e stuprata violentemente, ma reagì con delle forbici.
“La vostra religione non vi permette di imporci la vostra fede”, ho detto loro attraverso Evin, mentre facevamo ancora finta di non capire la loro lingua. “La seconda surah dice: 'Non ci sarà alcuna costrizione nella religione'. Dovremmo impararlo a memoria ma ignorarne il significato? Che razza di ridicola pietà è questa?”.
Gli uomini sembravano leggermente turbati. Evin mi sostenne, citando un altro punto del loro libro sacro. Proprio alla fine, nella centonovesima sura, si legge: “Per voi è la vostra religione e per me è la mia religione”. Indicando la frase, ha detto: “Eccola qui, nero su bianco! Cosa ti dà il diritto di ritenere che la tua religione sia l'unica vera quando il tuo profeta dice il contrario?”.
“C'è qualcosa che non avete capito”, risposero gli uomini. “Qui il profeta si riferisce ad altre religioni con scritture sacre; finché pagano la tassa sul capo, ebrei e cristiani godono della nostra protezione. Ma voi no. Siete idolatri, addirittura adoratori del diavolo”.
The Girl Who Escaped ISIS, Farida Khalaf and Andrea C. Hoffman
Come al solito le regole dell’islam sono fraintese da quelli esterni. Progressivamente queste donne furono piegate in infinite routine di finta preghiera islamica, mentre venivano abusate per aver sbagliato qualche movimento o per altri errori. Non è una pratica diversa da ogni altro tipo di Inquisizione da parte degli scagnozzi del nemico, siano essi cristiani o comunisti.
Probabilmente l’aspetto più assurdo di questi resoconti è come i cosiddetti musulmani “normali” dell’area si piegarono per accontentare i desideri dello Stato Islamico, anche se avevano i capelli corti in contrasto con l’aspetto ufficiale dell’organizzazione o se erano i locali che erano stati conquistati. Questo non è esattamente un grande presagio per qualsiasi luogo saccheggiato da migranti musulmani. Questo dovrebbe funzionare come un AVVERTIMENTO.
LE MOGLI DELLO STATO ISLAMICO
Le mogli dello Stato Islamico apprezzarono felicemente la loro posizione:
Indossava una gonna al ginocchio e una maglietta senza maniche. I suoi capelli erano vistosamente decolorati. Non era così che mi ero immaginata una donna dell'ISIS. Probabilmente faceva come la maggior parte delle donne siriane: nella zona occupata indossavano il mantello nero integrale solo quando uscivano in strada.
[…]
Parlava a malapena con me ed Evin e quando lo faceva era solo per elencare le cose da fare e da non fare. “Non dovete mai uscire da questa stanza, se non per andare in bagno”, disse freddamente. “E non fatevi venire strane idee; ci sono guardie fuori dall'edificio e anche tutti i nostri vicini sono membri dell'ISIS. Hai capito?”
Probabilmente l’aspetto più assurdo di questi resoconti è come i cosiddetti musulmani “normali” dell’area si piegarono per accontentare i desideri dello Stato Islamico, anche se avevano i capelli corti in contrasto con l’aspetto ufficiale dell’organizzazione o se erano i locali che erano stati conquistati. Questo non è esattamente un grande presagio per qualsiasi luogo saccheggiato da migranti musulmani. Questo dovrebbe funzionare come un AVVERTIMENTO.
LE MOGLI DELLO STATO ISLAMICO
Le mogli dello Stato Islamico apprezzarono felicemente la loro posizione:
Indossava una gonna al ginocchio e una maglietta senza maniche. I suoi capelli erano vistosamente decolorati. Non era così che mi ero immaginata una donna dell'ISIS. Probabilmente faceva come la maggior parte delle donne siriane: nella zona occupata indossavano il mantello nero integrale solo quando uscivano in strada.
[…]
Parlava a malapena con me ed Evin e quando lo faceva era solo per elencare le cose da fare e da non fare. “Non dovete mai uscire da questa stanza, se non per andare in bagno”, disse freddamente. “E non fatevi venire strane idee; ci sono guardie fuori dall'edificio e anche tutti i nostri vicini sono membri dell'ISIS. Hai capito?”
The Girl Who Escaped ISIS, Farida Khalaf and Andrea C. Hoffman
A dire la verità ci sono anche numerose storie di queste donne, per lo più quelle non siriane provenienti dal mondo occidentale, che si sono rese protagoniste di crudeltà e atti degenerati nei confronti delle donne e delle bambine yezide. Queste unità di fanatiche venivano chiamate Brigate Khansa.
Molti si possono chiedere come mai una donna voglia servire lo Stato Islamico. Per prima cosa lo Stato Islamico aveva previsto l’istruzione privata femminile e una intensa educazione religiosa, a differenza dei Talebani. Tecnicamente non c’è nessuna vera letteratura islamica che vieta alle donne di ricevere una copiosa educazione religiosa a casa, al di là del desiderio del padre o del marito. In secondo luogo le donne, a volte, erano autorizzate a condurre la jihad contro gli “infedeli” come in Cecenia e in Iraq prima di tutto. I manuali dello Stato Islamico comandavano che il lavoro delle mogli dell’islam fosse reso più leggero tramite l’uso della schiavitù e altre pratiche. Tutte queste pratiche furono considerate come una volontà di potenza da parte di queste donne. Nello Stato Islamico furono anche introdotte le comodità moderne e gli uomini, sebbene adulteri e patetici, non sembra abusassero delle loro mogli da nessun resoconto di cui sono stato testimone.
I manuali e le riviste dello Stato Islamico davano anche un certo tipo di significato e struttura alla vita di una donna, per quanto svilente possa essere.
Nonostante la generale visione dell’islam nei confronti delle donne sia desolante, questo non era uno stato in cui le donne di fede islamica erano necessariamente “oppresse”. Possiamo definirlo un modello diverso di funzionamento delle relazioni sessuali, più adatto ai desideri della diaspora musulmana nel mondo occidentale. Con gli yezidi avevano una classe di dhimmis pronta da sfruttare.
Noi non consideriamo queste mogli dello SI essere delle “vittime dei loro mariti”, “vittime di razzismo”, “marginalizzate”, “spinte nello SI dalla supremazia bianca”, “anche loro vittime come gli yezidi” o altre dichiarazioni spazzatura che si credono vere nelle pubblicazioni e nei giornali di sinistra di tutto il mondo occidentale.
Molte di queste donne erano individui di educazione occidentale e avevano tutti i vantaggi contemporanei, incluse famiglia di imprenditori e acume o appartenevano a famiglie islamiche di piantagrane.
Per quanto riguarda le affermazioni del razzismo come contributo alla “radicalizzazione” la respingiamo come una scusa patetica in ogni caso. L’islam come una ideologia totalizzante, culto e malattia mentale non ha posto, così come il cristianesimo.
Enormi quantità di occidentali, passati e presenti, hanno cercato di aiutare gli arabi e protestato contro istigazioni straniere da parte di Israele, come le infinite marce per la Palestina di oggi, ma anche le enormi proteste contro la guerra in Iraq e l’assistenza data all’Algeria e all’Egitto da ex comandanti tedeschi.
Migliaia di bosniache, albanesi, cecene, americane bianche (Allison Fluhe-Ekren, chiamata “l’imperatrice dello SI”), inglesi bianche (come Sally Jones o Samantha Lewthwaite) e altre donne bianche si trasferirono volontariamente nel territorio dello Stato Islamico. Molti di sinistra scrivono di come a individui come Shamina Begum fu vietato di tornare in Inghilterra per via del “razzismo”, questo stupido argomento può essere facilmente smantellato mostrando come al cane bianco jihdaista Jack Letts fu vietato di entrare in Inghilterra o in Canada.
Se sono “vittime adescate” allora perché molte di loro supportano ancora i loro mariti? Perché ignorano con insensibilità qualsiasi discussione su ciò che è stato fatto? I progressisti moderni che tentano di scagionarle dovrebbero indicare il processo di pensiero deliberato e contorto dei dhimmis pro islam.
Astarte mi ha assicurato che molte di queste donne non sono assolutamente vittime. Se lo fossero state non si sarebbero unite con gioia a un’organizzazione il cui acronimo fa blasfemia al Suo nome, la Grande Madre, che è il capo delle donne. Questo indipendentemente da quanti agenti israeliani possano aver interferito per portarle là. Gli Dei non dimenticano atti di vera dannazione facilmente. Il nostro comando a queste persone è che siete state ammonite per i vostri atti contro il popolo di Satana e contro Astarte.
L’ostilità dello Stato Islamico contro gli occidentali è basato sulla jihad e la loro categorizzazione di tutti noi, inclusi gli idioti cristiani e i progressisti che li amano così tanto, come politeisti. Non siete immuni.
Molti si possono chiedere come mai una donna voglia servire lo Stato Islamico. Per prima cosa lo Stato Islamico aveva previsto l’istruzione privata femminile e una intensa educazione religiosa, a differenza dei Talebani. Tecnicamente non c’è nessuna vera letteratura islamica che vieta alle donne di ricevere una copiosa educazione religiosa a casa, al di là del desiderio del padre o del marito. In secondo luogo le donne, a volte, erano autorizzate a condurre la jihad contro gli “infedeli” come in Cecenia e in Iraq prima di tutto. I manuali dello Stato Islamico comandavano che il lavoro delle mogli dell’islam fosse reso più leggero tramite l’uso della schiavitù e altre pratiche. Tutte queste pratiche furono considerate come una volontà di potenza da parte di queste donne. Nello Stato Islamico furono anche introdotte le comodità moderne e gli uomini, sebbene adulteri e patetici, non sembra abusassero delle loro mogli da nessun resoconto di cui sono stato testimone.
I manuali e le riviste dello Stato Islamico davano anche un certo tipo di significato e struttura alla vita di una donna, per quanto svilente possa essere.
Nonostante la generale visione dell’islam nei confronti delle donne sia desolante, questo non era uno stato in cui le donne di fede islamica erano necessariamente “oppresse”. Possiamo definirlo un modello diverso di funzionamento delle relazioni sessuali, più adatto ai desideri della diaspora musulmana nel mondo occidentale. Con gli yezidi avevano una classe di dhimmis pronta da sfruttare.
Noi non consideriamo queste mogli dello SI essere delle “vittime dei loro mariti”, “vittime di razzismo”, “marginalizzate”, “spinte nello SI dalla supremazia bianca”, “anche loro vittime come gli yezidi” o altre dichiarazioni spazzatura che si credono vere nelle pubblicazioni e nei giornali di sinistra di tutto il mondo occidentale.
Molte di queste donne erano individui di educazione occidentale e avevano tutti i vantaggi contemporanei, incluse famiglia di imprenditori e acume o appartenevano a famiglie islamiche di piantagrane.
Per quanto riguarda le affermazioni del razzismo come contributo alla “radicalizzazione” la respingiamo come una scusa patetica in ogni caso. L’islam come una ideologia totalizzante, culto e malattia mentale non ha posto, così come il cristianesimo.
Enormi quantità di occidentali, passati e presenti, hanno cercato di aiutare gli arabi e protestato contro istigazioni straniere da parte di Israele, come le infinite marce per la Palestina di oggi, ma anche le enormi proteste contro la guerra in Iraq e l’assistenza data all’Algeria e all’Egitto da ex comandanti tedeschi.
Migliaia di bosniache, albanesi, cecene, americane bianche (Allison Fluhe-Ekren, chiamata “l’imperatrice dello SI”), inglesi bianche (come Sally Jones o Samantha Lewthwaite) e altre donne bianche si trasferirono volontariamente nel territorio dello Stato Islamico. Molti di sinistra scrivono di come a individui come Shamina Begum fu vietato di tornare in Inghilterra per via del “razzismo”, questo stupido argomento può essere facilmente smantellato mostrando come al cane bianco jihdaista Jack Letts fu vietato di entrare in Inghilterra o in Canada.
Se sono “vittime adescate” allora perché molte di loro supportano ancora i loro mariti? Perché ignorano con insensibilità qualsiasi discussione su ciò che è stato fatto? I progressisti moderni che tentano di scagionarle dovrebbero indicare il processo di pensiero deliberato e contorto dei dhimmis pro islam.
Astarte mi ha assicurato che molte di queste donne non sono assolutamente vittime. Se lo fossero state non si sarebbero unite con gioia a un’organizzazione il cui acronimo fa blasfemia al Suo nome, la Grande Madre, che è il capo delle donne. Questo indipendentemente da quanti agenti israeliani possano aver interferito per portarle là. Gli Dei non dimenticano atti di vera dannazione facilmente. Il nostro comando a queste persone è che siete state ammonite per i vostri atti contro il popolo di Satana e contro Astarte.
L’ostilità dello Stato Islamico contro gli occidentali è basato sulla jihad e la loro categorizzazione di tutti noi, inclusi gli idioti cristiani e i progressisti che li amano così tanto, come politeisti. Non siete immuni.