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[Trad-IEvil] Dubai - depravazione e degenerazione

TheHermit

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May 3, 2023
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Dubai - Debauchery and Degeneracy

Dubai – depravazione e degenerazione

In questi giorni, è difficile trovare immagini di qualche posto più palesemente opulente di Dubai negli Emirati Arabi Uniti. Per la maggior parte, l’estetica che viene in mente quando qualcuno pensa al “Medio Oriente” è quella di deserti distrutti dalla guerra, ma Dubai sembra essere una vera eccezione alla regola. Tenuta in alto come fonte di orgoglio musulmano, Dubai, proprio come la nazione sua sorella dell’Arabia Saudita, può tracciare la fonte della sua ricchezza al suo olio.

Per smentire un vecchio detto, il potere non corrompe. Il potere semplicemente espone. Con la loro nuova ricchezza e potere, ogni sporco, avido, degenerato aspetto di questi principi islamici sono stati portati alla luce. Perché questa cosa è importante? È semplice.

Il mondo musulmano si vanta del suo supposto “tradizionalismo”. Dei suoi “valori tradizionalisti”. Si sente ogni settimana il presidente della Turchia Erdogan, fortemente islamista, rimproverare l’Occidente per il suo essere “woke”. Queste rivendicazioni però servono a poco quando la nazione musulmana più ricca, e quello che è effettivamente il suo fulcro internazionale più affollato, è piena di comportamenti che rendono il “decadente Occidente” robetta in confronto.

Esporre l’ipocrisia è esattamente il punto. Perché ascoltare un musulmano sul fatto che dovresti vivere e comporre te stesso secondo i loro valori (con anche la maggioranza dei così detti musulmani “moderati” in Occidente che dicono che le libertà occidentali più accettate del ventunesimo secolo dovrebbero essere sostituite secondo quei valori) quando loro, una volta data qualsiasi tipo di ricchezza, vivono in modi molto più spregevoli?

Le manifestazioni di affetto in pubblico sono ancora illegali a Dubai, ma la bestialità, forzare i tuoi schiavi a mangiare escrementi umani e altre cose che non voglio nemmeno menzionare, scorrono rampanti. Di più su queste cose in un momento.

Non sono nemmeno solo le ipocrisie sessuali. È la già citata opulenza. I musulmani dichiarano che uno dei cinque pilastri dell’islam sia lo zakat, cioè la carità o, tradotto più letteralmente, “elemosina”. Per tutta la ricchezza generata a Dubai, mantengono quello che è effettivamente il più grande commercio di schiavi del mondo e frequentemente rifiutano a questi schiavi la paga, di fatto non esistente, che avevano promesso. Nel frattempo, i padroni musulmani di Dubai versano letteralmente miliardi di dollari in monumenti pacchiani e sgargianti alla loro ricchezza. L’islam dichiara che la venerazione di un idolo è uno dei peccati più grandi eppure uno sguardo veloce a Dubai farà vedere una cultura orrenda che venera il suo stesso eccesso.

L’intento di questo articolo è di sottolineare proprio come siano ipocriti i musulmani in verità con alcuni esempi, di mettere Dubai sotto i riflettori come prova di quello che succede quando hanno abbastanza potere per fare quello che vogliono senza conseguenze. Predicano il Corano con una mano e si impegnano con l’altra in cose peggiori di quelle che condannano. Non si può dire che sorgerà un islam migliore con l’afflusso di ricchezza in Medio Oriente. Tutto quello che si avrà saranno centinaia di altre Dubai.

Come sempre siete avvertiti di quanto alcuni di questi aneddoti siano disgustosi. Inizieremo con lo scandalo dei “porta potty” (gabinetto portatile) di Duabi. Per riassumere, è una scena a luci rosse clandestina gestita dall’élite di Dubai, aperta ai ricchi stranieri, in cui le donne su Instagram o altre piattaforme sono invogliate ad andare a Dubai con la promessa di ricchezza e splendori e che poi sono costrette a partecipare in alcuni degli atti più depravati di cui sentirete parlare.

Leggendo gli aneddoti, ho sentito di donne costrette a mangiare escrementi umani e poi invitate a offrire lo stesso ai loro ospiti. Quelle che vomitano, a volte sono costrette a mangiarlo. C'è la bestialità forzata, situazioni in cui i ragazzi minorenni sono incoraggiati a fare sesso con queste donne per “diventare uomini”, pestaggi violenti e la solita serie di stupri e altre molestie.

A dire la verità ci sono dozzine di queste storie online adesso. E prove video. Il tutto a una ricerca di distanza se si digita “Dubai porta potty” e si preme invio. Per il vostro bene non lo farei, a meno che non vogliate imparare tutto su di esso. Molti articoli online hanno la sfrontatezza di trattare tutto questo come un grande scherzo, come se fosse tutto umorismo grezzo. In realtà queste donne che sono invogliate da ricchezze esorbitanti e da promesse di una vita ricca sono lasciate profondamente ferite. Ci sono individui che occasionalmente dicono: “Beh, cosa importa, sono a posto per la vita adesso con un miliardo in banca.”, ma ci sono anche altri che sono lasciate irreparabilmente danneggiate. Lascio il link a un articolo che discute molti aneddoti da parte delle donne che hanno subito questi tormenti.

https://travellingjezebel.com/dubai-porta-potty/

Vorrei anche ribadire un concetto qui, ritornando a quanto ho detto su come molte nazioni non occidentali cercano di sminuire l’Occidente per la sua apparenza “woke”. Infatti si vedono molti così detti “conservatori” elogiare Dubai per i suoi “valori tradizionali”. Ma lasciate che faccia un paragone. Molti predicatori islamici accusano l’Occidente per cose che sono bandite a Dubai e in altri paesi islamici, come i diritti omosessuali.

Ma chiedo a chiunque stia leggendo questo di fare un semplice confronto. Molta della popolazione di Dubai sono musulmani sunniti e wahhabisti come quelli in Arabia Saudita. In entrambi i paesi, è presente questa degenerazione sfrenata dei ricchi musulmani che torturano le donne forzandole a mangiare escrementi umani. Negli ultimi anni, la pressione economica combinata degli Emirati ricchi di petrodollari e dell'Arabia Saudita ha ulteriormente influenzato la nazione del sud-est asiatico dell'Indonesia verso l'ideologia regressiva wahhabista (di cui si parla diffusamente in un articolo a parte). Non molto tempo fa ho sentito una storia dove a una coppia dello stesso sesso in Indonesia è stata sfondata la porta di casa, sono stati trascinati in prigione e poi violentemente fustigati, semplicemente per essere omosessuali.

Non avevano fatto nulla di male. Erano solo dei semplici individui che vivevano la loro vita senza fare del male a nessuno. Questo, nell’islam, è inaccettabile. Haram, se volete. Torturare le donne e mangiare feci? Quello è incoraggiato. Halal, se volete.

Per quanto siano diventate fuorvianti certe tendenze moralistiche dell'Occidente, chiunque sia civile dovrebbe preferirle in ogni momento alla vita in una dispotica tirannia islamica. Cose innocenti sono trattate come peccati orrendi, meritevoli di morti dolorose e le cose più barbariche che si possono immaginare, come tutti i peggiori tipi di schiavitù sessuale e sadismo, sono sanzionate dal Corano. Alla fine della giornata, considerate questo. Qui in Occidente, puoi legalmente essere pagano. Per quante altre nazioni “non woke” puoi dire lo stesso? Poi come si può dire che l’islam sia “tradizionale” in ogni modo? Ci sono posti in Medio Oriente che sono stati convertiti forzatamente da meno di mille anni. L’islam è un distruttore di tradizione, non il suo creatore.

Siccome si è parlato della schiavitù sessuale, non pensate che la schiavitù regolare sia comunque fuori dai giochi. JG Karnonnos ne ha parlato in modo più approfondito, ma io coprirò specificatamente il contesto di Dubai. Per tutto quel parlare di come l’islam sia presumibilmente contro la schiavitù per via del pilastro di zakat, la verità attuale del mondo suggerisce tutto tranne quello. È viva e vegeta nella moderna Dubai.

Più del 88% dei residenti degli Emirati Arabi sono lavoratori stranieri. Un grande 42% della sua intera forza lavoro comprende migranti da paesi impoveriti del Sud Asia come l’India, il Bangladesh e il Pakistan. Quasi tutti questi individui provengono da regioni rurali svantaggiate dove l’alfabetizzazione è bassa e la promessa di qualsiasi cosa in più di quello che hanno è semplicemente troppo difficile da passare.

Gli Emirati Arabi Uniti appendono volantini in queste nazioni offrendo trecento dollari al mese, insieme al cibo e l’alloggio, per un lavoro manuale cinque giorni alla settimana, dalle nove alle cinque. A molti di questi lavoratori disperati sembra un sogno che si avvera. Sono tutte bugie. Il risultato finale è, ovviamente, qualcosa di veramente uscito dagli incubi.

Come prima cosa si inizia con quello che è conosciuto come sistema kafala. Per riassumere brevemente (anche se nessun riassunto può dare giustizia a quando pessimo questo sistema sia) kafala significa “sponsorizzazione” in arabo. Significa che un cittadino o società privati hanno il controllo totale della popolazione lavorativa in pugno. Effettivamente, non ci sono leggi o regolazioni che li proteggono, come in Occidente. Si è praticamente posseduti, da una singola persona o da una corporazione.

È già abbastanza grave che, sotto il kafala, ogni lavoratore non è autorizzato a cambiare lavoro senza il permesso del suo datore di lavoro corrente (e sì, è facile che quel datore di lavoro dica di no), ma sei obbligato da contratto a lavorare per svariati anni prima di avere il diritto di chiedere.

Questa però non è la fine di tutto quanto. Anche il visto di uscita del lavoratore è controllato dal suo sponsor. Questo significa che letteralmente non puoi lasciare il paese a meno che quello che effettivamente è il tuo schiavista non accetti. E perché dovrebbe? Se un lavoratore cerca di scappare da questa situazione è ritornato indietro al suo padrone come ostaggio.

Non pensate nemmeno per un secondo che, solo perché sono altri musulmani a soffrire questa schiavitù, all’élite di Dubai importi. No. Quelli dall’Arabia Saudita, Emirati Arabi e dal Qatar hanno una mentalità di supremazia verso i “meno musulmani”. I musulmani generalmente sono così barbarici che molta della loro violenza è inflitta su altri musulmani. Se non altro, questo assicura che i loro schiavi siano halal.

Come potete immaginare, quelli schiavizzati dall’élite di Dubai lavorano in condizioni inumane, sono spesso forzati a lavorare più di quattordici ore al giorno sotto il sole cocente del deserto, sette giorni a settimana. E quando non sono al lavoro?

Dormono in condizioni come queste.

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Ogni giorno si svegliano, vengono scortati da guardie armate sugli autobus dai finestrini oscurati (così che la ricca élite non debba avere il dispiacere di vedere gli sporchi lavoratori) e poi sono messi a lavorare in condizioni raccapriccianti.

Ricordate quei miseri trecento dollari al mese che ho menzionato? Non li ricevono nemmeno. Quello che succede è che vengono scaricate su di te illegali “tasse per il visto”, quelle che dovrebbero essere pagate dall’agenzia di reclutamento. Da qui, sei colpito da tasse sempre più superflue finché non ti ritrovi pieno di debiti. E come ciliegina sulla torta, non vieni nemmeno pagato quello che ti era stato pubblicizzato per ripagarli. Sei bloccato per sempre in un limbo, con nessuna possibilità di scappare dalla tua situazione.

Alcuni lavoratori hanno provato a protestare, hanno cercato di combattere per il diritto di essere almeno pagati una misera somma. Sono stati fustigati. Sì, i paesi islamici certamente amano la loro fustigazione.

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Ovviamente, non sono solo gli uomini da questi paesi impoveriti che vengono truffati. Anche le donne di queste nazioni vengono risucchiate, solo per essere usate come schiave sessuali in momenti in cui donne più “desiderabili” non possono essere richiamate da Instagram e simili.

A differenza di quelle lavoratrici del sesso menzionate sopra, che possono almeno ritornare a casa dopo il loro abuso, queste non lo faranno mai. Molte di loro sono semplicemente uccise o spariscono nel commercio sessuale clandestino globale, che francamente è un destino peggiore della morte.

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Per fornire un esempio di tutto questo, questa è una lastra di una cameriera dello Sri Lanka a cui sono stati martellati nel corpo dozzine di chiodi e aghi dai suoi datori di lavoro musulmani. Il corpo di un’altra cameriera filippina è stato infilato dentro un freezer e la lista continua.

Qui posto un corto documentario che copre molto di quello che ho detto.


Si può notare che questo video sia di dodici anni fa. Non pensate nemmeno per un secondo che qualcosa sia cambiato. Non in Qatar, non in Arabia Saudita, non a Dubai.​


E questo sottolinea il problema. Quanto i governi e le corporazioni in Occidente siano disposti a mettere da parte la loro morale solo per fare qualche soldo facile. E quanto ironico è che i musulmani in tutto il mondo dichiarino di detestare l’Occidente, eppure siano così desiderosi di fare affari con esso e, peggio, costruirgli un grande monumento che non è nulla di più di una assoluta parodia della grandezza occidentale.

Per presentare una citazione:

Dubai è come una città disegnata da un bambino di sei anni con un budget illimitato, Las Vegas senza le ballerine, il gioco d’azzardo o Elvis. È una Disneyland finanziaria senza il divertimento, un resort per le vacanze con il peggior clima del mondo. È bollente. È umida. E il vento costante è pieno di sabbia.”

Vogliono il glamour, ma allo stesso tempo vogliono diffondere la loro sozzura islamista a tutti quelli che possono. Prendono parte ai peggiori crimini sessuali visti sul pianeta, eppure mettono in prigione gli stranieri perché si tengono per mano in pubblico. I musulmani parlano della “decadenza” dell’Occidente, ma la loro città più ricca è niente di più di una scadente taroccata senz’anima costruita da schiavi.

Se non avete mai visto quanto siano pacchiani e patetici i loro progetti edilizi, quello che tutti questi schiavi sono morti per costruire, lasciate che vi mostri cosa c’è nelle condutture.

Guardiamo il “The World”. Un arcipelago artificiale che dovrebbe assomigliare a una mappa mondiale.​

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No, non è un’immagine generata artificialmente, esiste davvero. La trovata qui è che ogni “nazione” (tranne le nazioni problematiche di cui ai musulmani a capo non importa nulla) sulla mappa dovrebbe avere un pezzo di cultura di quel posto. Sull’isola della Germania puoi comprare salsicce e birra e su quella francese baguette e vino. Infatti perché viaggiare da qualche altra parte quando Dubai ha tutto?

Ovviamente tutta questa cosa è stata costruita così a basso costo che ha iniziato ad affondare nell’oceano, come succede con la sabbia e l’acqua (e sì, per quelli più inclinati verso le arti dell’ingegneria civile, non hanno fatto nessuna pianificazione preliminare in fase di costruzione che avrebbe potuto prevenire questo risultato). Tutti i video che si vedono ora non dipingono un quadro lusinghiero di quello che è diventato.​

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(The World sta affondando. Le isole di Dubai stanno "cadendo in mare". Le isole erano intese come possedimento di lusso assoluto, persino per Dubai.)

C’è mai stato un pensiero verso l’impatto ambientale? Certo che no. È stato solo un altro pacchiano progetto in mezzo a migliaia di altri. Se questo non vi stuzzica, cosa ne dite di un centro commerciale dove si può guidare all’interno? O la piscina più profonda del mondo? O l’hotel più alto? Nuovamente, Duabi ha tutto, proprio come l’Arabia Saudita dove puoi vivere in una città che è letteralmente una gigantesca linea che attraversa il deserto. Di nuovo, non me lo sto inventando. Chiunque abbia un minimo di intelletto può vedere un futuro progetto mezzo finito lasciato a marcire nel deserto, miliardi sprecati in risorse con un conteggio di un migliaio di schiavi morti, tutto per il bene di qualche progetto vanesio di uno sceicco dell’olio.​

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Eppure per tutti quei pacchiani mega progetti destinati al fallimento e che servono a niente a parte essere uno sgargiante pugno nell’occhio che spunta dalla sabbia rovente, quelli a capo di queste future rovine dimenticano i principi su cui l’Occidente ha costruito nel tentativo di apparentemente superarlo.

Le città occidentali, nonostante tutte le cose che sono andate male qua e là, sono state comunque disegnate con l’obiettivo di viverci. L’Europa ha un sistema fognario come si deve da secoli.

Dubai non si è disturbata. Quando hai grattacieli da costruire, perché scomodarsi e fermarsi a pensare a qualcosa di così basico e necessario come un sistema fognario?

È la mancanza di cura e lungimiranza che risulta in questo.​


Queste sono miglia e miglia di camion che trasportano escrementi umani sotto il cocente sole degli Emirati. Immaginate rimanere bloccati a guidare dietro a questi in un giorno di sole. Ritornando all’inizio dell’articolo ora vedere parte dell’ossessione di Dubai per i wc portatili.

Lo scopo della ricchezza, in ogni contesto, è di consentire la costruzione di qualcosa di più grande per la popolazione della nazione. Quando invece è il nulla, se non un meccanismo che assicura la sua moltiplicazione e la creazione di uno splendore artificiale, perde del suo scopo. I principi dell’olio di Dubai non hanno mai avuto la saggezza necessario per l’improvvisa ricchezza che hanno ereditato. Hanno voluto il loro islam, ma si sono seduti invidiando la vita da ricchi playboy degli occidentali. Volevano avere la botte piena e la moglie ubriaca. Non c’è nulla di qualità o di cui valga la pena al di sotto della patina di stravaganza.

Alla fine, quando la tua morale deriva da qualcosa di immorale come l’islam, e aggiungi poi il potere illimitato dato dalla ricchezza incontrollata all’equazione, il risultato finale è Dubai. Tutto quello che è, è la vera faccia dell’islam. Si può aggiungere tutta la “ricchezza” che piace. Non c’è cultura, spirito, anima. L’islam è andato e ha creato la definizione di una vicina distopia che s presenta come l’epitomo della magnificenza. Come si addice bene a qualcosa costruito dal sangue e dall’ignoranza.

Questo comportamento disgraziato deriva dall’islam. Proprio come il cristianesimo, non ci si può aspettare una moralità da quelli che si credono “salvati” e in attesa del paradiso eterno solo per aver scelto di credere nella “religione giusta”. Una volta che sono assolutamente convinti di essere quelli santi, giustificati, ogni ricchezza che si dà loro sarà usata come un’espressione delle loro peggiori nature. Se si va in qualsiasi ghetto americano si può vedere come ogni gangster abbia un crocefisso al collo. È la stessa mentalità, sulla scala di una città.

Dubai, alla fine, non è altro che un grande testamento all’immoralità islamica.

Per finire, posto un ultimo corto video, che ha in parte ispirato questo articolo.​

 

Al Jilwah: Chapter IV

"It is my desire that all my followers unite in a bond of unity, lest those who are without prevail against them." - Satan

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